Per fronteggiare la crisi di incassi e presenze, Atlantic City si affida sempre più all’intrattenimento derivante da spettacoli, ristoranti, centri benessere e discoteche. Non è un caso, come riporta l’Ufficio del Turismo della città del gioco d’azzardo della east coast, che attualmente quasi il 30% dei ricavi di Atlantic City provenga da attività non connesse al gioco, contro una quota del 22% di appena due anni fa. La ricetta si è resa necessaria a seguito dell’emorragia di incassi che ha colpito le case da gioco negli ultimi anni (attualmente ne sono operative otto rispetto alle 12 di un decennio fa). Nel 2006 la raccolta dei casinò si aggirava sui 5,2 miliardi di dollari, mentre nel 2014 era pressoché dimezzata, a quota 2,7 miliardi. cr/AGIMEG