Antonella e Maddalena, stop allo sciopero della fame: “Volevamo cambiare il mondo, ci dispiace non esserci riuscite”

“Abbiamo dormito per strada a Milano, non mangiamo dal 3 giugno, siamo a Roma da venerdì, abbiamo fatto chilometri e chilometri a piedi sotto il sole, abbiamo provato a combattere questa dittatura. Siamo senza forze, siamo arrivate. Noi abbiamo fatto il possibile, adesso tocca a voi. Si lotta tutti quanti. Dovremmo tutti quanti lottare per raggiungere il nostro obiettivo. Fino ad oggi ci abbiamo provato. Abbiamo messo corpo ed anima. Adesso abbiamo bisogno di voi. Siete voi che dovete prenderci per mano. In lacrime vi dico che il nostro sciopero della fame termina qui. I nostri fisici non ci permettono di andare oltre. Prendeteci per mano e lottiamo insieme. Scusate, ma siamo tristi, senza più voce. Siamo con l’umore per terra. Noi abbiamo lottato. Siamo fiere di averlo fatto. Non siamo state in grado di farci sentire. Volevamo cambiare il mondo. Ci dispiace non esserci riuscite”. Questa è la lettera con la quale Antonella e Maddalena hanno comunicato la fine del proprio sciopero della fame. Si tratta di una lettera forte, triste e piena di significati. Antonella e Maddalena scrivono di non essere riuscite a cambiare il mondo ma non è così. A partire da noi giornalisti, passando per esercenti, lavoratori, concessionari ed associazioni, le due ragazze sono state un simbolo, un’idea di ribellione alle ingiustizie. Quello che hanno fatto merita tutti gli onori perché, come recita un celebre detto: “il perdente non è colui che non raggiunge l’obiettivo, ma colui che vi rinuncia in partenza”. es/AGIMEG