L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli inverte la marcia sulle vetture confiscate

Il Consigliere Roberto Alesse, da quest’anno Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, prosegue l’opera di procedimentalizzazione dell’attività amministrativa di ADM.

Di concerto con la Ragioneria Generale dello Stato, è stata varata l’importante Circolare che riordina completamente la gestione del corposo “parco-macchine” in cui confluiscono i veicoli confiscati o sequestrati in base alla legge doganale.

Si tratta di autovetture, ma anche di altri mezzi di trasporto, sequestrati nel corso di operazioni di polizia giudiziaria anticontrabbando, utilizzati dalla criminalità organizzata oppure oggetto di importazioni ed esportazioni illecite.

L’assegnazione di tali veicoli potrà avvenire esclusivamente per l’impiego nelle attività di polizia giudiziaria o a favore dello Stato o degli enti pubblici non economici per finalità di giustizia, protezione civile o tutela ambientale.

Qualora il vincolo discenda da un provvedimento della magistratura, l’Autorità Giudiziaria dovrà autorizzare l’affidamento temporaneo.

Gli Uffici delle dogane dovranno tutelare l’interesse dei contribuenti verificando puntualmente la maggiore convenienza economica di tale utilizzo rispetto alla ipotesi della vendita all’asta.

Il riscatto del veicolo da parte del trasgressore potrà essere concesso da ADM solo relativamente ad illeciti meramente amministrativi e diversi dal contrabbando, pagando, oltre al valore del veicolo, la sanzione comminata per l’illecito amministrativo.

Fondamentale sarà il ruolo degli IVG (Istituti di vendite giudiziarie) che dovranno gestire la procedura di vendita dei veicoli non assegnati e non riscattabili.

Ulteriore beneficio per l’erario è dato dalla possibilità di vendere con procedura amministrativa i veicoli acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato che non siano stati aggiudicati alla fine del primo incanto disposto dall’Autorità Giudiziaria. Si è ritenuto, infatti, che tali beni, in precedenza sottoposti a demolizione, con evidente perdita del relativo valore erariale, possano essere oggetto di una ulteriore procedura di vendita, in conformità a un parere acquisito dall’Avvocatura Generale dello Stato su richiesta di ADM. cdn/AGIMEG