L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha adottato le modalità tecniche e di processo che i gestori di siti web e dalle piattaforme di condivisione di video che diffondono in Italia immagini e video a carattere pornografico, stabiliti in Italia o stabiliti in un altro Stato membro sono tenuti ad adottare per l’accertamento della maggiore età degli utenti. L’Autorità ha anche avviato un Tavolo tecnico di monitoraggio e analisi delle evoluzioni tecniche, normative e regolamentari in materia di sistemi di age assurance.
Le modalità tecniche delineate dall’Autorità, acquisito il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali, sono state sottoposte a una consultazione pubblica che ha visto la partecipazione di 13 soggetti, tra cui istituzioni, associazioni di categoria e di consumatori, e piattaforme di condivisione video. Conclusa la consultazione, l’Autorità ha notificato lo schema di provvedimento alla Commissione europea, la quale ha fornito un parere circostanziato, preso in massima considerazione dall’Autorità. Entro sei mesi dalla pubblicazione della delibera, le piattaforme e i siti dovranno adeguarsi alle relative disposizioni. Il sistema di verifica dell’età definito prevede l’intervento, per la fornitura della prova della maggiore età, di soggetti terzi indipendenti certificati, definendo un processo basato sui due passaggi, logicamente separati, della identificazione e autenticazione della persona identificata, per ciascuna sessione di utilizzo del servizio regolamentato. Nel caso di sistemi di verifica dell’età basati sull’uso di applicativi installati sul dispositivo, è messa a disposizione dell’utente una APP per la generazione e la certificazione della “prova dell’età”, utilizzabile per qualunque finalità che richieda una identificazione. L’utente può, quindi, effettuare l’identificazione e fornire la prova dell’età al sito web o piattaforma visitata direttamente utilizzando l’APP installata sul proprio dispositivo.
“Solo di recente, in base alla ricerca svolta, le piattaforme social hanno iniziato ad applicare misure per verificare l’età – si legge nell’allegato B al testo -. (…) I siti di commercio elettronico che vendono prodotti e servizi per adulti come giochi d’azzardo, alcol o pornografia dispongono di un’ampia gamma di metodi di verifica dell’età come carte di credito, scratch cards e dati biometrici”.
“La legge francese e alcune normative europee subordinano la fornitura di determinati servizi o beni a condizioni di età, che impongono ai siti in questione di verificare l’età del cliente: acquisto di alcolici, giochi d’azzardo e scommesse online, alcuni servizi bancari, ecc”, aggiunge.
“Il metodo di verifica offline che sembra avere più successo è la commercializzazione solo per gli adulti di “scratch-cards” tipo “gratta e vinci” che consentono loro di recuperare un identificatore e una password che fornirebbe l’accesso a contenuti soggetti a limiti di età. Queste carte verrebbero offerte in determinati punti vendita, ad esempio supermercati o tabaccherie, dove i loro dipendenti già effettuano operazioni di controllo dell’età nell’ambito della vendita di alcolici, sigarette e giochi d’azzardo. Tuttavia, questa modalità non può essere utilizzata esclusivamente per la consultazione di siti pornografici, in quanto potrebbe risultare stigmatizzante per l’interessato. Dovrebbero essere incluse tutte le attività soggette a limiti di età e questo modello dovrebbe essere promosso da una comunità diversificata di editori (acquisti di prodotti regolamentati, pornografia, ecc.). I limiti di un tale sistema sarebbero gli stessi dell’acquisto di sigarette o alcolici, vale a dire la frode mediante rivendita di carte su un mercato parallelo. Prerequisiti: questa modalità richiede una governance specifica, con un’autorità che pubblica le carte e gestisce i sistemi di autenticazione”, continua.
“La verifica dell’età può essere effettuata dal fornitore stesso o da una terza parte indipendente. Quest’ultimo caso presenta alcuni vantaggi per il fornitore, come l’esternalizzazione di un servizio che può essere complesso da eseguire, ma soprattutto non scoraggia l’utilizzo dei servizi da parte degli adulti che sono più riluttanti a fornire i propri dati ai VSP. In questo senso, le organizzazioni indipendenti di verifica dell’età possono essere utilizzate anche per acquistare alcolici o tabacco o per consentire il gioco d’azzardo online. Inoltre, oltre agli esempi sopra riportati per la prova dell’età legale, i verificatori di terze parti sono ampiamente utilizzati dalle società di telecomunicazioni e dalle organizzazioni bancarie per convalidare i dati dei propri clienti prima di stipulare contratti online. In questo modo, il terzo che fornisce la prova dell’età conosce l’identità o l’attributo di età dell’internauta, ma non sa quale sito sta visitando, e il titolare del servizio sa che l’utente è maggiorenne, ma non conosce nessun’altra informazione personale o relativa all’identità dell’utente. E’ necessario chiarire che l’utente deve sapere se il terzo è indipendente dal titolare del servizio al quale chiede l’accesso e vigilare sui possibili legami economici tra i terzi e i titolari dei servizi”, aggiunge.
“ALTROCONSUMO ritiene che i sistemi di garanzia delineati possano trovare applicazione con riferimento ai contenuti soggetti a parental control di cui alla delibera 9/23/CONS e cioè, a titolo non esaustivo: contenuti per adulti, gioco d’azzardo, scommesse, contenuti relativi ad armi, droga, violenza, odio e discriminazione, promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche, sette”, specifica nell’Allegato C l’AGCOM.
Ecco il testo integrale della delibera adottata dall’AGCOM e i relativi allegati:
Allegato A Modalità tecniche e di processo per l’accertamento della maggiore età degli utenti ai fini dell’accesso a determinati servizi forniti dai gestori di siti web e dalle piattaforme di condivisione di video che diffondono in Italia immagini e video a carattere pornografico.
Allegato B Quadro europeo e nazionale sulle modalità tecniche e di processo per l’accertamento della maggiore età degli utenti.
Allegato C Esiti della consultazione pubblica di cui alla delibera n. 61/24/CONS
cdn/AGIMEG