I sindacati FpCgil, CislFp, UilPa, Confsal, e Flp delle Dogane e dei Monopoli proclamano lo stato di agitazione del personale. “I Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli – affermano in una nota inviata al ministro Gualtieri – svolgono quotidianamente funzioni basilari per la Ue e per la sicurezza del nostro Paese. Prevengono e perseguono, nella loro qualità di ufficiali di polizia tributaria e giudiziaria, tutti i fenomeni illeciti nell’ambito dei commerci internazionali di natura penale e/o amministrativa (contraffazione e sicurezza dei prodotti, irregolare circolazione della valuta, truffe sui prodotti soggetti ad accisa, controlli – per quanto concerne i giochi – connessi alla ludopatia e alle infiltrazioni criminose, sostanze stupefacenti, ecc.). E, proprio in questi giorni, sono chiamati a fronteggiare fenomeni di portata internazionale come la gestione della Brexit e la cosiddetta guerra dei dazi. Tutto ciò mentre l’Agenzia è costretta ad operare con oltre 2.500 lavoratori in meno – anche per quanto riguarda l’area della dirigenza – e con insufficienti risorse per il salario accessorio del personale, ridotto da anni, tanto che, ora, è a rischio addirittura il pagamento di indennità previste per legge”. I sindacati, dopo la manifestazione del 23 ottobre scorso al Mef, dopo aver già inviato due note al ministro Gualtieri e dopo l’incontro del 12 novembre 2019 con il viceministro Misiani, che lasciava pensare ad una soluzione positiva, prendono atto che “l’interlocuzione con l’autorità politica non ha trovato alcun riscontro né nella legge di Stabilità né nelle norme in discussione parlamentare. Nel ribadire la assoluta ed urgente necessità di un chiaro ed inequivocabile intervento in grado di restituire piena efficienza alla operatività dell’Agenzia, proclamano lo stato di agitazione del personale per il quale comunicheranno tempestivamente modalità e tempi di effettuazione”. lp/AGIMEG