Pubblicato il decreto di determina dei parametri per procedere all’incremento o alla riduzione dei terminali del Lotto installati presso le ricevitorie. Ai fini dell’assegnazione di un ulteriore terminale di gioco – rende noto ADM – “il ricevitore deve aver realizzato nell’anno solare precedente (1° gennaio – 31 dicembre), un volume medio di giocate emesse superiore a 250.000 e una raccolta media superiore a 507.500 euro per terminale di gioco. L’incremento è effettuato previo pagamento dell’importo una-tantum per l’installazione nonché previa verifica della disponibilità da parte del ricevitore di un numero sufficiente di coadiutori e assistenti autorizzati”. Viceversa, “alla ricevitoria che ha realizzato per ogni anno, nei due anni solari precedenti (1° gennaio –31 dicembre), un volume medio di giocate emesse inferiore a 100.000 e una raccolta media inferiore a 203.000 euro per terminale di gioco viene rimosso un terminale di gioco. Per le ricevitorie dotate di soli due terminali di gioco, si procede alla rimozione di un terminale nel caso le stesse hanno realizzato per ogni anno, nei due anni solari precedenti (1° gennaio – 31 dicembre), un volume totale di giocate emesse inferiore a 100.000 e una raccolta totale inferiore a 203.000 euro. Non si procede alla rimozione del terminale qualora lo stesso sia stato installato nel biennio precedente”.
Per ogni anno, “per ciascuna ricevitoria del lotto è possibile incrementare o decrementare la dotazione di un solo terminale di gioco, fermo restando che la dotazione massima di terminali per ogni ricevitoria è pari a otto unità”. ADM ricorda che “il concessionario annualmente, entro il mese di febbraio, procede, sulla base dei dati relativi al volume medio di giocate emesse ed alla raccolta media realizzati nell’anno solare precedente (1° gennaio – 31 dicembre) per l’incremento, e nei due anni solari precedenti per la rimozione, a individuare le ricevitorie oggetto di intervento e predispone il piano annuale per la assegnazione e per la rimozione di terminali sottoponendolo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’approvazione”. lp/AGIMEG