ADM, operazione Ufficio Antifrode a Napoli: attività di scommesse su siti non autorizzati in una cartolibreria, sequestrati pc e scommesse di gioco. Nel locale trovati anche tre minori a giocare, denunciato il titolare

I funzionari ADM appartenenti all’Ufficio Antifrode DT IX Campania e all’UM Campania, lo scorso 22 febbraio, a seguito di attività di monitoraggio ed analisi dei rischi a livello locale nel settore Giochi e Scommesse, condotta congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Napoli – Chiaia, hanno effettuato controlli presso un esercizio commerciale di Napoli.

Tali attività hanno portato all’accertamento violazioni di plurime, sia sotto il profilo penale, che amministrativo, oltre che all’irrogazione di provvedimenti sanzionatori. L’esercizio in parola, all’interno dichiarato esercitare in via prevalente attività di cartolibreria e titolare in via residuale di licenza di giochi, in realtà non solo esercitava in modo largamente prevalente attività di commercializzazione di giochi pubblici, contravvenendo a quanto previsto dalla SCIA di riferimento, ma nemmeno raccoglieva giocate per conto del proprio concessionario, svolgendo attività di scommesse su siti non autorizzati.

In particolare, veniva appurato e denunciato il reato di intermediazione per lo svolgimento di attività organizzata, finalizzata all’accettazione e alla raccolta abusiva di scommesse, sia attraverso la ricostruzione delle cronologie di navigazione dei computer presenti, sia attraverso il rinvenimento di ricevute di gioco in originale e dei tagliandi manoscritti recanti gli eventi sportivi su cui scommettere.

Tale attività ha portato al sequestro penale sia di apposito computer collegato a circuito illegale di operatore non autorizzato sia della documentazione di gioco attestante le modalità di raccolta e pagamento delle scommesse illegali, rendendosi, pertanto, necessario anche la denuncia della titolare di esercizio all’autorità giudiziaria competente.

Da un punto di vista amministrativo, i controlli operati dei funzionari ADM con i militari dell’Arma hanno condotto altresì al sequestro in via amministrativa di postazioni di gioco non rispondenti alle caratteristiche e alle prescrizioni dell’art. 110 TULPS, nonché alle altre disposizioni normative in materia.

Anche tali apparecchiature risultavano collegate, con link preindirizzati, a siti di operatori di gioco non autorizzati e per essi si procedeva all’irrogazione della relativa sanzione, in special modo tenuto conto dell’aggravante presenza in loco di tre minorenni colti nell’atto di giocare. Ciò ha reso necessaria l’irrogazione immediata della relativa sanzione di competenza e la segnalazione alle istituzioni competenti per il prosieguo di competenza. cr/AGIMEG