Si è tenuto oggi a Roma, presso la sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, un incontro tra il Direttore dell’Agenzia, Benedetto Mineo, ed il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, al fine di fornire un ulteriore impulso alla collaborazione e allo scambio informativo nell’ambito della prevenzione e del contrasto del fenomeno del match-fixing. Il Prefetto Rizzi presiede l’Unità Informativa Scommesse Sportive, Organismo che ha la finalità di potenziare l’attività di contrasto del fenomeno della corruzione e delle scommesse illecite nelle competizioni sportive nonché della penetrazione nel settore delle associazioni criminali. Fanno parte dell’Unità Informativa Scommesse Sportive, oltre all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rappresentanti dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Forze di Polizia e del mondo dello sport. Nella stessa giornata si è svolto, inoltre, presso la sede romana dell’Agenzia un Workshop formativo al quale hanno partecipato specialisti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Direzione Investigativa Antimafia. In particolare, hanno preso parte all’iniziativa i componenti del Gruppo Investigativo Scommesse Sportive, istituito presso il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale con il compito di sviluppare da un punto di vista operativo tutte le segnalazioni di scommesse anomale che pervengono dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da altri organismi. Gli approfondimenti svolti dal Gruppo Investigativo Scommesse Sportive vengono analizzati dall’Unità Informativa Scommesse Sportive per formulare strategie di prevenzione e contrasto del match fixing. Nel corso dell’incontro gli esperti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e gli operatori di polizia hanno concordato le modalità per assicurare la circolarità informativa necessaria per la lotta alla manipolazione delle competizioni sportive in relazione anche all’evoluzione della realtà criminale nello specifico settore. lp/AGIMEG