Cinque slot machine sono state sequestrate all’interno di un esercizio commerciale in zona Pilastro a Bologna, dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli in servizio presso l’Ufficio dei Monopoli per l’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dei controlli sul territorio per il contrasto al gioco illegale. Gli apparecchi di gioco, non collegati alla rete telematica che trasmette i dati delle giocate al sistema centrale dell’Agenzia ai fini del pagamento dell’imposta PREU (prelievo erariale unico), non sono risultati autorizzati e si trovavano occultati in un’area laterale del pubblico esercizio. Fatti salvi gli ulteriori possibili profili penali, il titolare dell’esercizio commerciale e il proprietario degli apparecchi sequestrati verranno sanzionati dall’Agenzia Dogane e Monopoli per plurime infrazioni del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. La normativa in materia di giochi, prevende infine anche, la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio da 30 a 60 giorni. L’ennesima operazione della GdF e dei funzionari ADM dimostra ancora una volta le nefaste conseguenze della legge regionale dell’Emilia Romagna, che applicando il distanziometro ha di fatto vietato il gioco legale sul territorio, lasciando spazio ad apparecchi illegali non collegati alla rete dei Monopoli di Stato, con il conseguente danno erariale oltre alla mancata tutela dei giocatori. lp/AGIMEG