Abruzzo: ennesima fake news su vaccini e positività Covid-19. Sindaco e Asl smentiscono il titolare dell’hotel di Opi (L’Aquila)

“Da quanto ho chiesto io ai medici dell’ASL competente, sembrerebbe che degli undici positivi al test molecolare una o due persone fossero vaccinate. La notizia che circola non corrisponde quindi al vero”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il sindaco di Opi, piccolo centro in provincia de L’Aquila, Antonio Di Santo facendo luce sulla vicenda dell’albergo di Opi in cui è stato riscontrato un focolaio di Covid-19 raccontata in un servizio del TGR Abruzzo dello scorso 26 agosto. Nel servizio il titolare dell’albergo affermava che le persone risultate positive erano per la quasi totalità persone vaccinate e proprio queste avevano evidenziato i sintomi più importanti.

“Al momento sono sotto monitoraggio Asl sia i contagiati sia i contatti stretti. La vicenda è andata così: domenica sera 22 agosto il titolare della farmacia di Pescasseroli mi ha comunicato che c’erano dei positivi al test rapido tra i dipendenti dell’hotel, nello specifico due – racconta il sindaco di Opi – Il lunedì mattina ho contattato la direzione della struttura e ho chiesto di sottoporre ai tamponi i dipendenti, considerando i due casi accertati e in attesa di conferma del molecolare. Abbiamo fatto uno screening a tappeto il lunedì sera, dalle 21 alle 23 e sono risultati altri positivi. Così il martedì mattina ho contattato la struttura per chiedere se avevano intenzione di sospendere l’attività in autotutela e mettere tutti in quarantena e poi procedere alla sanificazione. Quindi in via cautelativa, in accordo con me, hanno sospeso l’attività e messo i dipendenti in quarantena, positivi e negativi. Il mercoledì mattina si sono recati i medici della Asl e hanno sottoposto a tampone molecolare i dipendenti. Da questo tampone sono stati poi monitorati, i medici sono tornati venerdì per visitare una dipendente che sostanzialmente poi si è sentita bene, da come mi hanno comunicato i medici. Sono tornati poi e hanno trovato i dipendenti in quarantena, in buona salute, quasi tutti asintomatici. Hanno comunicato i test molecolari al comune in data 29 agosto pomeriggio, dove sono stati confermati 11 dipendenti positivi dei circa 25 della struttura. Si tratta quasi per la totalità dei dipendenti che sono in quarantena in struttura. Abbiamo i contatti attivati, abbiamo chiesto se avevano bisogno di medicine, hanno il mio recapito. E’ un paese piccolino hanno facilità nel contattarci. Abbiamo attivato la protezione civile qualora ce ne fosse bisogno. Abbiamo detto alla struttura, in accordo con la Asl, che potevamo attivargli pasti caldi qualora ne avessero avuto bisogno, ma mi hanno detto che avrebbero provveduto loro”.

Il sindaco ha sottolineato poi che il 3 settembre è programmato un nuovo tampone per i dipendenti in quarantena. La maggior parte di tali dipendenti sono persone che non risiedono nel paese di Opi, alcuni provengono anche da fuori regione. La struttura ha lasciato, tuttavia, che i clienti che erano presenti tornassero a casa. Così, la Asl non ha potuto sottoporre al tampone nessuno dei clienti, che erano appena arrivati essendo un albergo che accetta prenotazione settimanali. “Come istituzione volevo sottolineare il fatto che è importante vaccinare quante più persone possibili. In questa vicenda la macchina di contrasto è stata celere. Dopo il test di positività, ci siamo attivati subito e abbiamo richiesto e sottoposto tutti i dipendenti a tampone, in accordo con la struttura – ha proseguito il primo cittadino del centro abruzzese – Devo ringraziare il dottore della farmacia che mi ha prontamente contattato il lunedì mattina avvertendomi delle positività della sera prima. La Asl è stata celere, nell’arco di un giorno hanno fatto i tamponi a tutti i dipendenti. C’è stata un’efficienza del sistema. Mentre dalla dichiarazione del titolare della struttura sembra che la Asl sia stata negligente. Ma così non è, bisogna essere onesti con se stessi. La Asl ha risposto alle sollecitazioni, soprattutto del sottoscritto poiché in apprensione, in quanto il paese è piccolo e ha però tante strutture turistiche e uno pseudo focolaio in un hotel crea ovviamente apprensione. Da quando è andato sotto controllo ci siamo tranquillizzati. L’operazione di salvaguardare la salute pubblica è stata efficiente. La maggior parte delle persone residenti ad Opi è vaccinata. Dopo il Green Pass – ha aggiunto – abbiamo vaccinato anche gli scettici. Molte prenotazioni ai vaccini le abbiamo fatte dal Comune, soprattutto per coloro che non avevano i mezzi per farlo. Abbiamo fatto anche una campagna di prossimità in accordo con la Asl per gli Over 12. Il paese ha risposto quasi unanime alla campagna di vaccinazione. Credo sia stato il motivo per cui non abbiamo positivi in paese pur avendo molti contatti turistici. Ci siamo tutelati noi e per senso di altruismo anche i turisti. Mi è sembrato opportuno spingere sulla campagna di vaccinazione. Credo sia l’unico sistema per contrastare questa epidemia”, ha concluso.

In merito a quella che, come affermato anche dal sindaco di Opi, appare una fake news (relativamente alla parte delle vaccinazioni), sono intervenuti anche altri media abruzzesi. Viene infatti riportato che: “degli 11 dipendenti positivi attualmente in quarantena 1 risulta vaccinato con la seconda dose ed 1 con solo la prima. Gli altri 9 non sono vaccinati. La gran parte dei positivi non ha avuto alcun sintomo e solo alcuni sintomi lievi”. Questi dati sono stati confermati ad Agimeg anche dall’ASL competente. Da quanto raccolto sembra quindi trattarsi dell’ennesimo caso di falsa informazione (ovviamente non da parte dei giornalisti che hanno raccolta le dichiarazioni) per danneggiare la campagna vaccinale. cdn/AGIMEG