Abodi (Min. Sport): “Contrasto alla ludopatia prioritario, ma serve equilibrio con la libertà d’impresa. Gli operatori di gioco autorizzati devono poter comunicare per distinguersi da quelli illegali”

I senatori del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione con risposta immediata rivolta al Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, chiedendo se intendano adottare misure per limitare ovvero ridurre drasticamente la possibile esposizione di persone vulnerabili ai rischi del gioco d’azzardo.

Abodi ha risposto così all’interrogazione nell’aula del Senato: “Ringrazio l’onorevole interrogante che con il suo atto di sindacato ispettivo mi offre l’occasione di tornare ancora una volta su un tema al quale il Governo dedica costante attenzione. In particolare, nel testo dell’interrogazione si fa riferimento al Decreto Dignità con cui è stato introdotto il divieto di pubblicità, sponsorizzazione e tutte le altre forme di comunicazione a contenuto promozionale relative a giochi e scommesse con vincite in denaro anche in forma indiretta.

Al di là delle opinioni, tutte rispettabili, sugli aspetti tecnici oggetto dell’interrogazione confermo due punti fermi: il contrasto all’economia criminale che si sviluppa anche attraverso la gestione del settore senza frontiere e senza regole delle scommesse e del gioco d’azzardo illegale. Il prioritario contrasto alla ludopatia che rappresenta un’assoluta priorità nell’azione del Governo, anche in considerazione dell’incidenza sociale del fenomeno di fronte al quale dobbiamo provvedere, avvertendone l’urgenza, elaborando strategie e strumenti che abbiano profilo di concretezza, duraturi nel tempo, frutto della collaborazione tra Governo, parlamento, enti del territorio, operatori di settore e tutte le entità che rappresentano i legittimi portatori d’interesse. A questo proposito, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il dipartimento per le Politiche contro la droga e altre dipendenze, in coordinamento con il MEF e il Ministero della Salute, sta razionalizzando tutte le attività relative a informazione, formazione e contrasto alle dipendenze patologiche che saranno finanziate a partire dal corrente anno anche con lo stanziamento relativo al Fondo nazionale per la prevenzione e il monitoraggio e contrasto del diffondersi delle dipendenze comportamentali tra le giovani generazioni. Per la realizzazione di attività di monitoraggio e analisi del fenomeno e delle dipendenze patologiche, il dipartimento beneficerà anche di quota parte delle risorse stanziate del fondo per le dipendenze patologiche. Evidenzio inoltre che più di un terzo del citato fondo, sarà dedicato in modo specifico alla realizzazione di piani regionali di contrasti al gioco d’azzardo patologico”.

“Tra l’altro è importante sottolineare che anche la risoluzione recentemente approvata dalla VII Commissione del Senato recante prospettive di riforma del calcio italiano, si propone di riconoscere una quota del valore complessivo della scommessa al finanziamento di progetti sociali e sportivi a beneficio dei giovani che praticano attività sportiva. Tra questi interventi si fa specifico riferimento anche a progetti di contrasto alla ludopatia e per la prevenzione, il contrasto e l’assistenza in caso di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione”.

“Un altro elemento da non sottovalutare – prosegue Abodi – è che in un ordinamento in cui è consentita l’attività di offerta di gioco a pagamento è necessario evitare il disallineamento con la normativa eurocomunitaria con la disciplina nazionale, nel rispetto del principio della proporzionalità e della libertà d’impresa, a fronte di un divieto che investe in maniera indiscriminata qualsiasi forma di comunicazione commerciale. Ritengo particolarmente rilevante che la Corte di Giustizia Europea si sia espressa circa la possibilità di una politica di espansione controllata del settore di gioco d’azzardo, chiarendo che questo può essere coerente con l’obiettivo di attirare i giocatori che praticano attività clandestine e rendere le attività autorizzate maggiormente tutelate. Per questa ragione, gli operatori autorizzati dovrebbero poter disporre di un’alternativa affidabile ed efficace rispetto ad un’attività vietata, anche attraverso una pubblicità mirata, associata a campagne di sensibilizzazione ed iniziative concrete sulla lotta alla ludopatia. Per quanto concerne in osservanza delle disposizioni in materia di divieto di pubblicità a giochi e scommesse il soggetto competente alla irrogazione delle sanzioni è l’Agcom che, nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali, è deputata all’individuazione delle modalità di svolgimento delle campagne di comunicazione nel settore del gioco con vincita in denaro tali da non incorrere nelle violazioni concernenti tale materia”.

“Desidero concludere il mio intervento sottolineando che sarà mia cura promuovere un necessario e immediato confronto politico e tecnico, tra Governo e Parlamento su questo tema così rilevante anche alla luce dei molteplici risvolti sul piano nazionale e sovranazionale, al fine di garantire il bilanciamento tra la tutela della salute e la libertà di iniziativa economica nel pieno rispetto della legalità”. ac/AGIMEG