“Si tratta di un tema affrontato più volte. C’è una differenza sostanziale tra gioco legale e gioco illegale. Dobbiamo investire le nostre risorse per contrastare l’economia criminale che opera attraverso anche la raccolta di scommesse sportive e altri giochi in modo non regolamento attraverso i processi di concessione gestiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le attività di contrasto alla ludopatia deve passare attraverso l’educazione, l’informazione e la cultura della misura che non è facilmente gestibile. Da parte mia rinnovo l’impegno ad un confronto anche con l’AGCOM perchè possa essere delineato un quadro che possa essere non soltanto definito dalle interpretazioni che rispettiamo dell’Autorità, ma da un quadro normativo più complessivo che può essere inserito nell’ambito del processo di riforma del sistema dei giochi, delle scommesse e delle lotterie che avrà il suo epilogo con un terzo decreto che abbraccerà sia la dimensione online che quella fisica, diversamente critiche rispetto al tema della ludopatia”. Così il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha risposto ad un’interrogazione presentata dai deputati Amato, Caso e Orrico (M5S) in Commissione Cultura della Camera.
“E’ del tutto evidente che – ha aggiunto – il tema della ludopatia si contrasta anche attraverso un gioco regolamentato, tracciato e che prevede anche un contingentamento delle risorse che ogni singola persona può spendere. Continuerò a lavorare nel rispetto delle diverse posizioni su questa tematica perchè ci sia un’ulteriore discrimine tra scommesse sportive e giochi d’azzardo. Rinnovo l’impegno che sto portando avanti con il Ministero dell’Economia e con il sottosegretario Leo sul diritto alla scommessa, riconoscendo la distribuzione dei proventi per gli organizzatori degli eventi, per le attività sportive di base e le infrastrutture sociali. Vorrei sottolineare anche l’impegno profuso in questi anni per contrastare le scommesse illegali. E’ proprio nelle pieghe delle scommesse illegali che si consolida in modo incontrollabile il rischio ludopatico. Il gioco regolamentato, essendoci il sito e essendo basato attraverso pagamento con carta o bonifico, consente alla persona di avere piena consapevolezza rispetto al pagamento in contanti di ciò che sta facendo. Così come il contingentamento della giocata è un contributo in questa stessa direzione”.
“Il fattore su cui abbiamo maggiore margine di miglioramento sono le campagne contro le dipendenze, in particolare le dipendenze da gioco ludopatico. Penso che in collaborazione anche con le Regioni possiamo fare delle campagne, responsabilizzare enti e associazioni del territorio perchè ci diano un supporto di assistenza anche con progetti di profilo sociale che devono essere annientati attraverso una percentuale del diritto alla scommessa. Questo è il senso di riconoscere quel valore che si distribuisce su tre elementi: i concessionari, lo Stato e il montepremi, escludendo gli organizzatori e le campagne che devono essere invece messe a disposizione del contrasto. Spero di aver risposto in maniera adeguata sapendo che abbiamo posizioni non perfettamente allineate. La piaga a cui vogliamo dar risposta efficace è una preoccupazione comune. La comunicazione e l’informazione sono uno strumento educativo ed informativo, vanno utilizzate bene. Dobbiamo ripensare insieme al Decreto Dignità per quella parte che vieta la comunicazione diretta, tot court. Credo che abbia bisogno di una rivisitazione perchè possa concorrere al contrasto anche ai fenomeni ludopatici oltre all’affermazione delle tutele nei confronti del gioco legale”, ha concluso. cdn/AGIMEG