I processi di collaudo delle vlt affidati dal decreto legge n. 39 del 2009 alla SOGEI, a detta dell’onorevole del PD Bruno Cesario “Sono risultati più onerosi e complessi e, in alcuni casi, estremamente lunghi nel tempo” per questo motivo in un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze l’onorevole chiede di sapere: “quale sia il regime giuridico, nell’ordinamento italiano, dei produttori di tecnologia VLT, stante il ruolo essenziale degli stessi nella predisposizione e nella gestione dei sistemi, parte delle reti pubbliche di raccolta e controllo del gioco con vincite in denaro;
se si siano verificati casi di durata dei procedimenti di collaudo dei sistemi sensibilmente più elevata della media dei procedimenti stessi, a causa delle rilevanti non conformità segnalate da SOGEI al produttore di tecnologia;
e se siano previste – nei casi di imperizia o negligenza tecnica dei fornitori dei sistemi VLT, evidenziata dalla non conformità in sede di collaudo – specifiche sanzioni amministrative, ovvero la possibilità di inserimento, nei contenuti minimi contrattuali ai quali gli affidatari delle concessioni per la gestione del gioco sono vincolati nei rapporti con i terzi, di penali contrattuali atte a risarcire i danni che si siano provocati dai ritardi o dalle imperizie dei produttori di sistemi VLT”.
Premesso che:
il decreto-legge n. 39 del 2009, ha definito le regole principali per l’introduzione e l’autorizzazione dei sistemi di gioco con videoterminali, cosiddetta VLT, per la raccolta di gioco con vincite in denaro mediante reti specializzate affidate in concessione dall’Amministrazione autonoma dei monopoli fiscali;
il medesimo decreto-legge ha affidato alla Società generale di informatica (SOGEI), struttura tecnica specializzata del Ministero dell’economia e delle finanze, la responsabilità delle procedure di verifica e controllo atte a consentire, o meno, l’approvazione da parte dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato di ciascun sistema di gioco, facente parte della rete di controllo della dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato stessa;
la regolazione tecnica ministeriale (decreto dall’Amministrazione autonoma dei monopoli fiscali del 22 gennaio 2010) ha previsto – oltre ad una iniziale fase di sperimentazione per i produttori di tecnologia che avessero già messo a disposizione i sistemi ai singoli concessionari – che « I procedimenti per il controllo e l’approvazione dei sistemi di gioco sono finalizzati ad individuare la necessità di integrazione delle caratteristiche tecniche e le modalità di funzionamento dei sistemi di gioco »;
la raccolta di gioco con sistemi VLT costituisce, in quanto caratterizzata da controllo in linea ed in tempo reale, la modalità di offerta al pubblico tecnologicamente più avanzata, oltre che più controllata dal punto di vista della pubblica sicurezza e della tutela dei giocatori, svolgendosi esclusivamente in locali dedicati;
è stato da più parti riscontrato come, nella prima fase di sperimentazione e collaudo dei sistemi, molti fornitori di tecnologie VLT abbiano manifestato difficoltà di approccio ad un ambito tecnologico che impone, per la tutela degli interessi pubblici, requisiti peculiari e più stringenti di quelli già utilizzati per i sistemi di gioco da parte dei produttori – tutti esteri – in contesti diversi (quali i sistemi di casinò);
nonostante queste difficoltà dei produttori di tecnologia, la SOGEI ha effettuato nel corso di circa un triennio (con l’impegno di risorse dedicate) il collaudo di almeno 18 sistemi, consentendo l’avvio operativo della raccolta di gioco per alcuni di essi già dalla metà del 2010;
l’adattamento di alcuni dei sistemi di gioco VLT alla rigorosa normativa italiana ha portato SOGEI a formulare continui rapporti di non conformità di tali sistemi, a causa dei quali i processi di collaudo sono risultati più onerosi e complessi e, in alcuni casi, estremamente lunghi nel tempo;
la particolare durata di alcuni procedimenti di collaudo ha reso necessario anche il continuo impegno di risorse professionali specializzate di SOGEI, sottraendole pertanto ad altri collaudi o differenti impieghi nell’ambito dei compiti istituzionali dell’azienda –:
quale sia il regime giuridico, nell’ordinamento italiano, dei produttori di tecnologia VLT, stante il ruolo essenziale degli stessi nella predisposizione e nella gestione dei sistemi, parte delle reti pubbliche di raccolta e controllo del gioco con vincite in denaro;
se si siano verificati casi di durata dei procedimenti di collaudo dei sistemi sensibilmente più elevata della media dei procedimenti stessi, a causa delle rilevanti non conformità segnalate da SOGEI al produttore di tecnologia;
e se siano previste – nei casi di imperizia o negligenza tecnica dei fornitori dei sistemi VLT, evidenziata dalla non conformità in sede di collaudo – specifiche sanzioni amministrative, ovvero la possibilità di inserimento, nei contenuti minimi contrattuali ai quali gli affidatari delle concessioni per la gestione del gioco sono vincolati nei rapporti con i terzi, di penali contrattuali atte a risarcire i danni che si siano provocati dai ritardi o dalle imperizie dei produttori di sistemi VLT.