Giochi, l’acquisto di Snaitech da parte di Playtech solo l’ultimo di una serie di “matrimoni” che stanno compattando il mercato. Ecco i più importanti degli ultimi anni

L’acquisizione di Snaitech da parte di Playtech è solo l’ultimo esempio del contingentamento che sta affrontando il settore dei giochi. Dopo il boom dei primi anni 2000, gli operatori hanno dato vita a una serie di fusioni e integrazioni per razionalizzare gli investimenti e quindi essere sempre più competitivi, ma anche per primeggiare in tutte le verticali e per sapersi adeguare ai vari regolamenti, visto che ogni Paese adotta la propria normativa.

Sia Snaitech sia Playtech, del resto, non sono nuove a questo processo. La compagnia italiana nasce dalla fusione tra Snai (marchio storico delle scommesse) e Cogetech (importante operatore del settore degli apparecchi), con l’accordo siglato nell’ottobre 2016. Playtech invece è uno dei maggiori fornitori di tecnologia a livello mondiale – tra le varie acquisizioni ci sono quella della Aristocrat Lotteries nel 2014 e di Best Gaming Technology e Geco Gaming nel 2016 -– ma in passato, grazie a una serie di partecipazioni, si era già lanciato nel business to consumer. L’operazione più famosa è la joint-venture con il colosso inglese William Hill per il lancio del bookmaker online, un’esperienza che però naufragò nel 2013.

Sempre a livello internazionale, nel 2016, è nato il colosso delle scommesse Paddy Power-Betfair grazie alla fusione del bookmaker irlandese Paddy Power e del maggiore operatore del betting exchange Betfair.

Molto più complessa è la vicenda di GVC, una holding che negli ultimi anni ha assunto un ruolo di primo piano nel mercato dei giochi. Nel 2012 si spartisce Sportingbet con William Hill: il bookmaker inglese si accaparra la divisione australiana, la holding le operazioni condotte nel resto del mondo. Nel 2016, GVC acquisisce bwin.party per 1,1 miliardi di sterline. Bwin.party, peraltro, è il frutto della la prima storica fusione avvenuta nel modo dei giochi, quella del 2011 tra il bookmaker austriaco bwin e uno dei colossi del poker online, PartyPoker. Ma già nel 2009 Bwin aveva aumentato il suo impatto sul mercato italiano acquisendo Gioco Digitale, il primo operatore a lancira in poker online in Italia. Ma GVC non si ferma, e appena un anno dopo mette le mani su Ladbrokes-Coral. Anche quest’ultimo frutto del matrimonio (nel 2016) tra due dei maggiori operatori inglesi. In questo caso sul piatto la holding mette 3,9 miliardi di sterline.

Matrimoni a raffica anche nel settore del poker online. Nel 2012 PokerStars acquisisce la rivale Full Tilt Poker – flagellata da una maxi-operazione condotta negli Stati Uniti, il cosiddetto black-friday. Rational Group, la compagnia che controlla entrambi i marchi, viene poi acquisita nel 2014 da Amaya, che si trasforma in The Stars Group.

Tornando agli operatori italiani, l’operazione più importante è la fusione di Gtech (già Lottomatica) con la IGT effettuata nel 2015. Gtech, oltre alle concessioni italiane (tra cui Lotto e Gratta e Vinci), porta in dote tutte le controllate e le partecipate (come Gtech Interactive), nonché un portfolio clienti di primo piano nella fornitura dei servizi di lotteria. International Game Technology invece è uno storico operatore americano specializzato nella produzione e nella distribuzione delle slot machine.

Nel 2016 invece c’è un’latra importante fusione, quella tra Intralot e Gamenet: il nuovo soggetto controlla una rete distributiva di circa 750 punti scommesse, 60 gaming hall di proprietà, circa 8.200 videolottery, 50mila AWP, e le due divisioni online.

Sempre nel 2016, Sisal è stata acquisita da CVC Capital Partners per 1 miliardo di euro. La finanziaria lussemburghese, peraltro, già controllava il gigante delle scommesse britanniche SkyBet che opera in Gran Bretagna, Finlandia, Irlanda, Gibilterra e Isola di Man.

Nel segmento degli apparecchi, ancora, si ricorda l’acquisizione di G.Matica da parte di Novomatic. Il colosso austriaco è molto attivo sia a livello internazionale che in Italia: da noi tra il 2014 e il 2015 ha acquisito anche So.Ge.M.A ed Euromat. es/AGIMEG