Giochi, Cirsa cresce dell’11% nel primo trimestre grazie a slot e casino. In Italia attive il 97% delle Vlt

Nel primo trimestre sono cresciuti dell’11% gli introiti netti  di Cirsa (317,2 milioni), grazie alle performance di casinò e slot che hanno compensato la contrazione di bingo e delle operazioni B2B. Le slot sono cresciute del 17% (133 milioni) grazie all’aumento delle operazioni in Spagna e Italia. Nel paese iberico, la rete delle slot è cresciuta del 28% (la rete ora conta 26.274 apparecchi), in Italia invece ha istallato 2.516 Vlt, ovvero il 97,4% dei diritti acquisiti. Il segmento dei casinò è invece cresciuto del  22% (138,9 milioni), grazie all’apertura di sei case da gioco tra Colombia e Panama (dove è stata anche rilanciata una sala e sono state sostituite mille slot). Il Bingo è calato del 9% (38,1 milioni), a  causa della chiusura delle maggior sale in Messico e la svalutazione del peso messicano. Il B2B ha invece subito una  contrazione del 16% (22,1 milioni). Per quanto riguarda i costi, le spese del personale sono aumentate del 17% (48,5 milioni), le tasse di gioco sono aumentate del 16%(95,1 milioni), le forniture esterne di beni e servizi sono crescite del 9% (59,8 milioni). L’Ebit si è attestato a 30,3 milioni, in calo del 26%. Grazie alla cessione di alcuni asset (che hanno fruttato 65,3 milioni), la compagnia ha registrato profitti operativi per 50,2 milioni, in crescita del 365%. lp/AGIMEG