Giochi, Tar Milano: “Scommesse meno pericolose di slot e vlt, non devono sottostare alle distanze minime”

“Slot machine e videolottery paiono i più insidiosi nell’ambito del fenomeno della ludopatia, in quanto, a differenza dei terminali per la raccolta delle scommesse, implicano un contatto diretto ed esclusivo tra l’utente e la macchina, senza alcuna intermediazione umana volta a disincentivare, per un normale meccanismo psicologico legato al senso del pudore, l’ossessione del gioco, specie nella fase iniziale del processo di dipendenza patologica”. E’ quanto scrive il Tar Lombardia nella sentenza con cui ha accolto il ricorso intentato da Sisal contro la diffida inviata da Comune di Milano a aprire una sala scommesse in viale Corsica. Il Comune aveva suggerito una lettura estensiva della legge regionale contro le ludopatie, sostenendo che le distanze minime non andassero applicate alle sole slot e vlt, ma a tutte le forme di gioco: una diversa lettura sarebbe stata in contrasto con la ratio della norma. Il Collegio ha tuttavia rilevato che la legge regionale del 2013 prevede che la Giunta Regionale adotti una delibera per dare attuazione alla norma, e la D.g.r. del 24 gennaio 2014 – n. X/1274 fa  riferimento ai soli “apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’art. 110, comma 6 e 7”. rg/AGIMEG