Cons. Stato. Ced-Ctd, Agnello (Stanley), Vogliamo solo partire dagli stessi nastri di partenza dei concessionari

“Stanley ha sempre impugnato le gare, fin dal 1999. E ha portato i vari bandi di fronte alla Corte di Giustizia, riuscendo a dimostrare che l’operatoree comunitario era stato discriminato”. E’ quanto ha detto lavv. Agnello, legale di Stanley, per sottolineare come la posizione del bookmaker anglomaltese sia diversa da quella degli altri operatori comunitari. La Agenllo ha evidenziato come la situazione attuale, nonostante le diverse pronunce della CGE, non sia sostanzialmente cambiata: “in più ci sono alcune pronunce – del Consiglio di Giustizia Amministrativa e della Cassazione – che hanno giudicato illegittimo il diniego dell’art. 88 Tulps perché non fondati su motivi di ordine pubblico, e che hanno riconosciuto le discriminazioni subite dal bookmaker”. E sull’obiettivo che Stanley intende perseguire con questi ricorsi: “vuole solo partire dagli stessi nastri di partenza dei concessionari”. gr/AGIMEG