Ippica, Trenno: “Unire le forze per salvare settore da ignoranti e millantatori”

“In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere e sentire alcune osservazioni critiche sull’operato della nostra Società ad opera di varie persone non informate sui fatti ma probabilmente ansiose di dimostrarsi allineati… ad altri interessi”. E’ quanto scrive la società Trenno in un comunicato. “Da ultimo si è aggiunto alla lista un tale signor Tuci che si permette di rilasciare una dichiarazione del seguente tenore: “Non entriamo per il momento nel merito delle gravi responsabilità di Trenno e nemmeno, per adesso, di quanto si dice, e non si dice, riguardo la costruzione di una pista nell’area della Maura.” Tuci dovrebbe sapere che l’economicità di un’azienda è alla base della sua sopravvivenza, il vecchio impianto del trotto milanese era, come noto ed ampiamente dimostrabile, anti-economico e per questo motivo, pur con dispiacere, Trenno ne ha sospeso l’attività nella ricerca di una differente soluzione. Abbiamo attivato una linea di confronto con le Istituzioni milanesi e le categorie di rappresentanza dell’ippica lombarda del trotto per trovare una soluzione di sistema che permettesse, pur nella difficile e critica fase di vita nella nostra ippica, di riportare al più presto le corse al trotto nell’area milanese. Dopo l’esame di una serie di location alternative abbiamo scelto di “sacrificare” una parte di una delle piste di allenamento “La Maura” – da sempre dedicata al galoppo – alla realizzazione di una nuova pista da trotto e delle strutture necessarie, anche avvalendosi delle scuderie ed altre attrezzature esistenti, spostando così le giornate di corsa dalla vecchia alla nuova struttura, nella stessa area di San Siro. Giova forse rilevare che l’area in questione è di proprietà del nostro Gruppo e che le risorse per la realizzazione della pista sono della società stessa. Sempre a beneficio del signor Tuci – che nella più tipica vile forma del “si dice e non si dice” allude – possono confermare agli amici ippici lombardi che è in corso la gara tra primari studi di architettura nazionali ed internazionali per la progettazione esecutiva dell’impianto e che le proposte fino ad ora pervenute presentano numerosissimi elementi di interesse. La chiusura della fase di selezione è prevista per la metà di luglio, mentre quella progettuale per la fine di agosto e con le necessarie autorizzazioni, potremo iniziare i lavori appena ottenute le stesse. Se lo scopo del Tuci e della fantomatica associazione degli Imprenditori Ippici (a proposito – continua la società Trenno nella nota – come ci si può definire “imprenditore ippico”? Basta il possesso di un cavallo da passeggio o di un agriturismo o di qualche negozio tessile per definirsi tale? Non sarebbe il caso di ritornare a valutare i settori attraverso le proprie reali associazioni riconosciute e non fantomatiche associazioni in cui a pochi nomi di rilievo si accompagna una pletora di nessuno?) era quello di favorire il trotto a Varese, lo dicano! Se lo scopo di Tuci e compagni è aumentare le giornate di corsa a Torino, lo dicano! Se lo scopo di Tuci è attaccarci per aver “osato” dare vita ad un gruppo di lavoro con le Associazioni rappresentative dell’intero settore del Galoppo (CNG) e del Trotto (FNT), lo dica. Se lo scopo è di non “disturbare il manovratore” – conclude la nota della Trenno – così da poter continuare a lavorare per sottrarre l’ippica agli ippici … non lo dica nemmeno, noi non taceremo”. lp/AGIMEG