SBC Summit Barcelona, Paris Smith (Ceo Pinnacle): “Regolatori stanno aumentando tassazione sul nostro settore, ma non è così che si tutelano i consumatori. In futuro spero che aziende come Google e Amazon si possano interessare al settore”

“Abbiamo sei sedi in tutto il mondo e il nostro obiettivo principale è stato quello di salvare i posti di lavoro dei nostri dipendenti. Gestire l’emergenza scaturita dal Covid è stata una delle sfide più grandi per la nostra azienda”. E’ quanto ha affermato la CEO di Pinnacle, Paris Smith, durante il panel “The Future Landscape for Sports Betting” nel corso del convegno SBC Summit Barcelona – Digital. “Penso che l’industria del gioco – ha proseguito Smith – debba iniziare a lavorare a più stretto contatto con i regolatori ed essere più unita per poter dare più forza alle proprie istanze, cosa che fino ad ora non è accaduta. In tutto il globo i regolatori stanno aumentando le tasse sul nostro settore e aumentando le barriere nel tentativo – dal loro punto di vista – di salvaguardare il consumatore. Il tutto sta avvenendo anche grazie al consenso dell’opinione pubblica che ci vede quasi come un settore illegale. Per cambiare questo tipo di percezione è necessario passare attraverso l’informazione e l’istruzione delle persone, come è successo nel New Jersey con l’ottima cooperazione tra gli operatori e gli enti regolatori. Gli eSports erano nella nostra offerta già prima dell’arrivo del Covid-19, ma durante il lockdown sono diventati centrali e credo che abbiamo svolto un ottimo lavoro nel migliorare ed ampliare i nostri prodotti. Chiaramente durante questo periodo i loro volumi di gioco hanno visto un’impennata notevole e sono stati una delle principali fonti di guadagno. Ora, molti operatori hanno numeri migliori rispetto al periodo pre-Covid e questo credo che sia un grande segnale di quanto siano mancate le grandi manifestazioni sportive agli appassionati. Credo che il più grande mercato emergente sia quello degli Stati Uniti d’America e ciò che sta facendo DraftKings è davvero notevole. Ovviamente gli Usa sono un mercato complicato poiché ci sono molti competitor che hanno valutazioni di svariati miliardi di dollari, ma con le giuste idee e partnership tutto è possibile. Volendo essere positivi per il futuro – conclude Smith – penso che le aziende del calibro di Google e Amazon si possano interessare al mondo del gaming ed apportare il loro valore aggiunto”. ac/AGIMEG