Progetto “Professione Statistico”: il gioco spiegato agli studenti delle scuole secondarie. “Il gioco non è pericoloso, favorisce socialità e creatività. Ciò che fa male è la compulsività”

Una serie di incontri dedicati agli studenti delle scuole secondarie per capire la statistica che c’è dietro ai giochi e alle scommesse. E’ uno dei temi che tratta il ciclo di incontri “Professione Statistico” organizzato dallo SMID – Statistica Matematica e Trattamento Informatico dei dati – dell’Università di Genova. “Partiamo dalle varie leggi statistiche – come ad esempio l’equilibrio di Nash – che riguardano i giochi, ma affrontiamo anche i fattori di rischio associati al gioco problematico” spiega a Agimeg Corrado Dosi, uno dei relatori del progetto. “Anzi, agli studenti chiediamo anche di compilare un questionario, alcune domande sono ricalcate su quelle dei test per individuare i giocatori patologici. Generalmente il fattore di rischio maggiore è la frequenza con cui si gioca, più che la spesa, ma poi ci sono anche altri aspetti da prendere in considerazione come il tipo di gioco che si sceglie. Bisogna capire che il gioco in sé non è pericoloso, anzi favorisce la socialità e la creatività. Giocando si allena la mente, solo che bisogna prendere delle precauzioni per non cadere nella compulsività. Il giocatore compulsivo rischia di far collassare il sistema, semplicemente perché disturba anche gli altri giocatori. Nei primi anni tenevamo le conferenze direttamente nelle scuole, e abbiamo raggiunto diversi istituti della Liguria. Adesso con la pandemia le organizziamo via YouTube e questo ci ha permesso di entrare in contatto anche con scuole di altre Regioni, come ad esempio la Sardegna.Sono direttamente gli insegnanti a contattarci, nell’ambito delle P.C.T.O., quella che una volta si chiamava alternanza scuola-lavoro. Non ci siamo mai scontrati con atteggiamenti di chiusura. Quello che facciamo con questi incontri è spiegare come funzionano i giochi, quali sono le reali probabilità di vincere, quali sono i giochi più equi, o come funzionano i payout”. lp/AGIMEG