“L’operazione Galassia non ha rivelato alcuna falla nel sistema di controllo Sogei. La raccolta avveniva attraverso siti illegali .com, e quindi non collegati alla rete di controllo dei Monopoli”. Lo ha spiegato il sottosegretario all’Economia Alessio Mattia Villarosa, rispondendo all’interpellanza urgente – appena discussa alla Camera – presentata dall’on. Francesco Silvestri (M5S). E riferendosi al coinvolgimento di alcuni operatori legali, Villarosa ha puntualizzato che si trattava di “gestori dei punti vendita che dirottavano la raccolta su siti illegali”. In sostanza quindi delle singole agenzie, operavano sia in maniera legale, grazie al collegamento con i concessionari, sia illegalmente, girando una parte delle giocate su siti non autorizzati. “I sistemi di controllo predisposti da Monopoli e Sogei servono anche a smascherare chi, pur camuffandosi da operatori autorizzati, operano illegalmente. Del resto gli inquirenti hanno ringraziato i Monopoli per la collaborazione, l’Amministrazione ha infatti segnalato le attività sospette condotte da alcuni di questi centri coinvolti. La Guardia di finanza, nel periodo 2017-2018, ha svolto 448 indagini di polizia giudiziaria delegate dalla magistratura per reati in materia di gioco illegale e scommesse clandestine; ha scoperto 2.839 postazioni clandestine di raccolta scommesse e ha recuperato a tassazione ai fini d’imposta unica sulle scommesse e sui concorsi pronostici oltre 2 miliardi di euro ed ha accertato un’imposta evasa di circa 100 milioni di euro.”. Villarosa ha quindo concluso che, “il pericolo di riciclaggio non riguarda le movimentazioni operati sulle piattaforme legali”, visto che nel tempo sono state adottate una serie di misure e di controlli serrati proprio per arginare il fenomeno. Sul presunto commercio – cui Silvestri ha fatto cenno – di informazioni sensibili dei giocatori, Villarosa ha ribattuto che, “la rete legale non è stata mai violata, e il Governo non ha notizia del commercio di informazioni sensibili”. rg/AGIMEG
