eSports, Marra (Goldbet): “Settore in espansione ma Stato deve garantire certezze per l’operatore legale”

“Sono pochissime le realtà universitarie che affrontano il tema del gioco pubblico e per l’Università di Salerno deve essere un motivo di vanto”. E’ quanto dichiarato dal Capo Ufficio Legale di Godlbet, Giuseppe Marra, intervenendo al convegno “Il fenomeno mondiale degli eSports – Futuri impatti sul mercato italiano”. “Questa sede è una occasione di confronto assolutamente importante per il mondo del business con il mondo accademico. Quello degli eSports è un mondo che si sta affacciando sul mercato del gioco pubblico, soprattutto attraverso l’online. Si dà la possibilità al giocatore di accedere ad internet e fare la propria giocata. Nel ‘mondo’ online il giocatore viene immediatamente identificato, fatto importante per garantire il controllo. E’ importante anche sotto il profilo del presidio di legalità, se si scommette troppo scattano degli alert anche per scongiurare fenomeni di riciclaggio. E poi la tutela del consumatore controllandone il comportamento. Tre temi che fanno sì che il modello italiano sia considerato un punto di riferimento dalla stessa Commissione Europea. Nel corso dell’ultimo decennio – ha spiegato Marra – il gioco è cresciuto in modo importante grazie al controllo e al contrasto del gioco illegale, la riemersione dal ‘nero’ ha portato alla creazione di un mercato legale e regolamentato. C’è anche una matrice economica, gli investitori italiani ed esteri che si sono affacciati con importanti investimenti. Oggi il settore del gioco ha un ruolo importante per l’economia italiana, con 10 miliardi di entrate per lo Stato. Il settore degli eSports, oggi ancora in ombra, è comunque in forte espansione, e i due canali di offerta legale, online e fisico, gli permetteranno di trovare in Italia una sua canalizzazione. Il futuro, anche per quello che riguarda gli eSports, non può non passare per le certezze che lo Stato deve garantire all’operatore e lo deve fare impedendo agli irregolari di operare. Oggi Regioni e Comuni hanno avviato una serie di interventi di limitazione dell’offerta senza contemplare, paradossalmente, la presenza degli operatori illegali, e questo vuol dire incertezza per chi rispetta le regole. Manca quello sforzo che si richiede allo Stato, che dovrebbe far valere il suo ruolo e stanare l’illegalità. Solo questo può garantire il futuro” ha concluso Marra. lp/AGIMEG