Antiriciclaggio, Rapporto UIF: nel 2019 oltre 105 mila segnalazioni di operazioni sospette, il 6,1% arrivate dagli operatori di gioco

Nel 2019 la UIF ha ricevuto 105.789 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), con un incremento del 7,9% rispetto al precedente anno, e di queste 6.470, pari al 6,1% del totale, sono arrivate da parte dei prestatori di servizi di gioco. L’aumento ancor più elevato delle SOS analizzate (106.318) ha consentito di ridurre ulteriormente le giacenze portandole ai minimi storici. Il secondo semestre del 2019 ha contribuito in misura determinante al risultato complessivo dell’anno: le 54.621 SOS ricevute da luglio a dicembre rappresentano un significativo incremento rispetto al periodo corrispondente del precedente anno (+12,2%), imputabile principalmente a IMEL e a banche e Poste. Gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 49 miliardi di euro (oltre 46 miliardi quelli relativi alle operazioni effettivamente eseguite), contro i circa 45 miliardi nel secondo semestre del 2018. Le segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo si sono stabilizzate (375 a fronte di 409) dopo il calo registrato nello stesso periodo del 2018. Nel secondo semestre l’Unità ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 55.328 segnalazioni e ha adottato 21 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 8,2 milioni di euro (23 provvedimenti nel secondo semestre del 2018). Il 47,6% delle segnalazioni analizzate è stato valutato di significativo interesse finanziario. Si registrano incrementi delle SOS riferite a operazioni effettuate in Sicilia, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna e una contenuta diminuzione di quelle relative alla Toscana. A livello provinciale, Prato, Milano, Imperia, Napoli e Trieste si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione. Le segnalazioni inoltrate nel semestre da banche e Poste hanno registrato un aumento (+6,3%), nonostante i rilevanti effetti dello spostamento di attività e di segnalazioni da una società capogruppo a un intermediario finanziario controllato. Anche in considerazione del citato spostamento, l’incidenza degli altri intermediari e operatori finanziari è aumentata dal 18,6% al 22,2% e quella del comparto non finanziario si è confermata al 12,2%. Agli IMEL e agli IP è riconducibile il 51,1% delle segnalazioni inoltrate da segnalanti diversi da banche e Poste, seguiti dai prestatori di servizi di gioco (17,9%). Fra gli IP, i money transfer hanno inviato 4.163 SOS per un totale di 63.220 operazioni sospette, che hanno avuto come principali paesi controparte Marocco, Bangladesh, Pakistan e Romania (complessivamente il 26,9% degli importi sospetti trasferiti). Nel secondo semestre 2019 la UIF ha ricevuto 226 richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e ha inviato 450 note di risposta, che comprendono i seguiti forniti a richieste avanzate anche in anni precedenti. Nello stesso periodo l’Unità ha condotto 12 ispezioni presso soggetti obbligati. Sono state ricevute 684 richieste o informative spontanee da omologhe autorità estere e 6.825 segnalazioni cross-border da FIU dell’Unione europea. Le richieste inoltrate a FIU estere sono state 512, soprattutto per esigenze di analisi di segnalazioni di operazioni sospette. cr/AGIMEG