Green Pass nelle sale giochi, avvocato Stefano Sbordoni: “Sicurezza anche per i giocatori che eviteranno avventori privi di vaccino ma potrebbe creare delle distinzioni interne al mercato”

“L’obbligo di chiedere il green pass vale per tutte le attività e non discrimina le sale da gioco – e non ci dimentichiamo che nonostante le sale abbiano adottato protocolli più stringenti delle altre attività, sono rimasti chiusi più a lungo. Bisogna però vedere le modalità con cui viene applicata la misura e se si deroga la privacy”. Lo spiega a Agimeg l’avv. Stefano Sbordoni, legale esperto di gaming, puntualizzando che: “Dal punto di vista sanitario, questa misura è necessaria, il principio è assolutamente fuori discussione visto che occorre in primo luogo tutelare la salute”.
Sbordoni però osserva che il pass potrebbe però creare delle distinzioni all’interno del mercato dei giochi: “I bar e le tabaccherie al momento non sembrano tenute a chiedere il pass, quindi in questo caso chi vuole piazzare una scommessa o giocare alle slot non sarebbe tenuto a esibirlo. Per le sale da gioco, i bingo e le agenzie di scommesse – anche quando offrono gli stessi prodotti – invece il passaporto è necessario”.
Quando a inizio 2020 venne introdotta la tessera sanitaria per le vlt, questi giochi subirono una brusca battuta d’arresto, proprio perché i giocatori non gradivano di essere registrati. “Nel caso delle vlt, la tessera sanitaria era necessaria solo per attivare la macchina e non c’era alcuna registrazione di dati. Così, dopo la flessione iniziale, i giocatori hanno superato le proprie riserve e hanno ripreso a giocare”. Nel caso del passaporto vaccinale, “Ancora una volta sarà determinante vedere come la misura del pass viene applicata. Se l’esercente si limita a chiedere al giocatore di esibire il pass, ma non registra alcun dato, allora il giocatore non dovrebbe avere alcuna remora per la propria privacy. In ogni caso ci troviamo in una situazione in cui non si può fare altrimenti”. Ma, conclude Sbordoni, ci potrebbe essere un effetto positivo: “Per i giocatori rappresenterà un’ulteriore sicurezza, in questo modo saranno certi che anche gli altri avventori abbiano effettuato il vaccino”. lp/AGIMEG