Confcommercio Roma: “Urgente riapertura nel rispetto dei protocolli sanitari, attività devastate dopo oltre un anno di chiusure e restrizioni”

“Tornare a vivere, uscire da casa non solo per lavorare, ma per recuperare quel minimo di qualità della nostra vita: fare sport, frequentare alberghi, bar e ristoranti delle nostre città, andare al Cinema, al Teatro, ascoltare concerti. È possibile farlo in sicurezza perché anche queste imprese hanno adottato severi protocolli ed effettuato ingenti investimenti per garantire i cittadini. Le imprese di Confcommercio Roma – Coordinamento Cultura, Attività Ricettive Sportive e Pubblici Esercizi sono unite nel richiedere a gran voce la riapertura delle loro attività nel rispetto dei protocolli sanitari ed il ritorno alla vita dopo un anno di alienanti restrizioni che hanno imposto durissimi sacrifici e causato l’impoverimento, culturale ed economico della nostra società con gravi ed evidenti riflessi anche sul piano psicologico delle persone”. E’ quanto si legge in una nota Confcommercio Roma. “Cinema, Teatri, Sale da Concerto, Alberghi, Palestre, Centri Sportivi, Bar e Ristoranti di Roma e Provincia hanno applicato le disposizioni legate al contenimento del contagio, nella certezza che salute ed economia possano coesistere anche in questi settori dell’economia e della società. Dopo oltre un anno di chiusure e restrizioni che hanno devastato le diverse attività, le stesse imprese riunite in Confcommercio Roma chiedono a Governo ed Enti Locali di mettere al centro del dibattito l’urgenza della riapertura e il ritorno, sempre in sicurezza, alla vita, ormai una necessità indifferibile per tutti, imprenditori, lavoratori e cittadini. Milioni di cittadini studiano e lavorano ad intermittenza da oltre un anno senza poter frequentare luoghi d’ incontro sicuri o partecipare ad eventi altrettanto sicuri con il risultato che l’indispensabile ricerca di un minimo di socialità viene orientata verso soluzioni fuori da ogni controllo e dunque oggettivamente più pericolose. Non sono certo più sicure le case trasformate in cinema o ristoranti fai da te rispetto ad imprese che rischiano di chiudere per sempre. Non c’è solo un problema di tenuta economica ma anche sociale perché la situazione sta diventando insostenibile”, aggiunge. “Il protrarsi della chiusura dei locali di pubblico spettacolo e dei pubblici esercizi, che in base a molte analisi non sono affatto luoghi pericolosi per il contagio, ha prodotto danni incalcolabili. L’esigenza è riaprire i nostri luoghi e far tornare alla vita le nostre città, nel rispetto di protocolli di sicurezza e abitudini ormai consolidate, che cittadini e imprenditori saranno ben lieti di rispettare e far rispettare con assoluto rigore se potranno ritornare ad uscire, vivere o riaprire le loro attività. È urgente approntare una strategia per la riapertura di queste attività con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati, con soluzioni modulate e incentivi per la riapertura ed infine, lanciando campagne di comunicazione ed attività di cashback integrate tra i diversi settori, finalizzate a riavvicinare utenti e pubblico alla fruizione collettiva ed in presenza. Ripartire sviluppando progetti e iniziative congiunte per valorizzare la ricchezza, l’offerta e l’unicità di tutti i comparti coinvolti e uniti in Confcommercio Roma. Alberghi, Cinema, Teatri, Sale da Concerto, luoghi dello Sport, Bar e Ristoranti stanno pianificando una serie di iniziative rivolte ai cittadini per riaccompagnare, rilanciare e sostenere la riapertura e per sottolineare il “ritorno alla vita reale” con azioni concrete. Perché la vita è anche lì fuori, nei nostri locali che saranno in grado di accogliere nella più assoluta sicurezza”, conclude. cdn/AGIMEG