Bieńkowska (UE), “Non esiste un legame diretto tra le attività ricreative svolte online dai bambini e problemi futuri di dipendenza dal gioco”

“La Commissione condivide le preoccupazioni espresse dall’eurodeputato, e ritiene che sia importante intraprendere misure di protezione contro contenuti online potenzialmente dannosi, quale il gioco d’azzardo, e allo stesso tempo, facilitare l’accesso dei bambini ai benefici del Web, quali l’apprendimento o le attività ricreative. Le conclusioni degli studi finanziati nell’ambito del programma Safer Internet mostrano che circa il 6% degli adolescenti gioca online. Nonostante questo dato preoccupante associato senza dubbio a una disfunzione comportamentale dell’uso di Internet, questi stessi studi non dimostrano che esiste un legame diretto tra le attività ricreative svolte online dai bambini e il coinvolgimento in problemi futuri di dipendenza dal gioco”. Sono le parole del commissario UE Bieńkowska che ha risposto all’interrogazione presentata dall’eurodeputato del PPE, Manolis Kefalogiannis, che aveva espresso preoccupazione per la diffusione del gioco online tra i più giovani, e aveva chiesto alla Commissione europea interventi a tutela dei cittadini dell’Unione. “Una raccomandazione della Commissione, adottata nel luglio 2014 – ha ricordato la Bieńkowska – stabilisce una serie di principi, con l’obiettivo, tra l’altro, di impedire ai bambini di giocare online garantendo procedure di identificazione, campagne di educazione e sensibilizzazione sul tema e inserendo i messaggi di avviso sui divieti per i minori, sulla pubblicità e sui siti web di gioco”, ha poi concluso il Commissario. im/AGIMEG