Padova, pagamenti online e bitcoin: sei misure cautelari per truffa aggravata

La Questura di Padova ha eseguito sei misure cautelari per truffe aggravate mediante indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento online. Le misure sono scattate nei confronti di sei persone di Padova e dei comuni di Abano Terme, Montegrotto e Campodarsego e Strà (Venezia). Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate mediante indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento online.

È stata disposta la custodia cautelare in carcere per un 25enne ed un 50enne; gli arresti domiciliari per un 49enne, per un 44enne ed un 39enne; e l’obbligo di dimora per una 43enne. Gli indagati – secondo l’esito delle indagini – agivano nel territorio della provincia veneta, compivano frodi ai danni di numerose vittime residenti in località di tutta Italia, cui venivano sottratti i dati relativi a carte di credito e di pagamento, per poi effettuare varie operazioni di ricarica o di recupero del contante tramite Pos e Atm, con acquisti di beni e servizi nelle province di Padova, Vicenza, Venezia e Treviso (telefoni di alta gamma, gratta e vinci da reinvestire in bitcoin), oppure ancora la compra-vendita di droga. cdn/AGIMEG