Un reddito di cittadinanza da 780 euro al mese per tutti i disoccupati e tutti i cittadini che non riescono ad arrivare a questo livello minimo di reddito con la loro pensione o con il loro assegno sia esso di varia natura è il minimo per non vivere nell’indigenza. questo quanto richiesto dai deputati del M5S con una proposta al primo punto del programma elettorale con il quale il Movimento 5 Stelle ha avuto grande successo alle politiche del 2013 e che finalmente dopo un anno è arrivato in commissione per iniziare ad essere esaminato. I deputati del Movimento 5 Stelle sostengono che il reddito di cittadinanza è un sostegno che esiste in tutta Europa solo Ungheria, Grecia e Italia non lo hanno, ma sia l’Ungheria, sia la Grecia stanno per adottare misure similari. Il reddito di Cittadinanza è pensato come integrazione al reddito per tutti coloro che non arrivano a percepire il minimo di 780 euro e dai calcoli del M5S dovrebbe essere percepito da 9 milioni di Italiani per questo servono circa 17 milioni di euro che possono essere recuperati con l’aumento della tassazione del gioco d’azzardo e sulle grandi imprese del petrolio e del gas, con una reale riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione e dei costi della politica ed inoltre, con le riduzione delle indennità parlamentari, l’eliminazione degli enti inutili, il taglio degli affitti della P.A. alle spese di consulenza della P.A., delle auto blu, delle pensioni d’oro e introducendo il divieto di pensioni cumulative. Ed, infine, ancora un grosso taglio si potrebbe dare alle spese militari da 3,5 miliardi di euro e alla patrimoniale che potrebbe variare dai 2 ai 4 miliardi. mdc/AGIMEG