Primoconsumo è una realtà associativa il cui scopo è quello di assistere e tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini e dei consumatori. “Riconosce e si fonda sul valore dell’Autonoma iniziativa dei cittadini. Crede nel potere dell’informazione responsabile e dell’orientamento del consumatore con particolare riguardo alle fasce sociali più deboli ed ai fenomeni sociali più complessi – anche per gli interessi economici sottesi – come la dipendenza del gioco d’azzardo patologico”. Lo ha detto l’avv. Marco Polizzi – Presidente di Primoconsumo – nel corso della presentazione della Campagna Nazionale di Comunicazione e Sensibilizzazione sui Rischi del Gioco d’Azzardo Patologico, oggi a Roma. “In questo ambito e con queste premesse sono nati il progetto “Game-Over – la dipendenza dal gioco non è un gioco”; e l’impegno nella campagna nazionale “mettiamoci in gioco”, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sui rischi connessi al gioco. Game-Over è un progetto che si è posto e si pone l’obiettivo di informare, sensibilizzare e supportare i cittadini ed i consumatori sui rischi connessi al gioco e può contare al suo interno su un centro d’ascolto per l’orientamento ed il supporto psicologico e legale ai giocatori affetti da ludopatia ed ai loro familiari. “I dati che emergono dalle attività del progetto – spiega il presidente di Primoconsumo – dimostrano e confermano il potere della informazione responsabile sulla prevenzione dai rischi connessi al gioco d’azzardo patologico messe in campo da realtà esterne al gioco. Dai dati raccolti dal Centro d’ascolto “Game-Over” di Primoconsumo emerge che: nel 2011 il debito coinvolgeva il 38% delle persone; nel 2012 il 32,9%, nel 2013 il 17, 1%, quindi più che dimezzato rispetto al 2011. La diminuzione percentuale del debito registrata nel 2013 che sembra confermarsi nel 2014 dimostra l’importanza dei messaggi di informazione, sensibilizzazione e prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo patologico (GAP). I giocatori – prosegue Polizzi – accedono non solo al credito sommerso ma chiedono finanziamenti agli istituti di credito e si indebitano per giocare senza riuscire a mantenerne il controllo. Questo determina un sovra indebitamento che non sempre si riesce a gestire attraverso gli strumenti a tutela, quali la rinegoziazione del debito, i piani di rientro e di composizione della crisi nelle sedi giudiziarie ed extragiudiziarie ed il ricorso alle amministrazioni di sostegno”. Primoconsumo con il dipartimento di riferimento “si è battuta e si batte affinché anche gli istituti di credito diano il proprio contributo al processo di informazione e sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo patologico, esponendo all’interno dei locali brochure di informazione e prevenzione dal rischio sovraindebitamento ed informando il consumatore sui rischi da sovra-indebitamento legati al gioco lecito anche al momento della sottoscrizione delle richieste di credito. Sono necessarie informative apposite. I dati raccolti dimostrano che i messaggi di informazione, sensibilizzazione e prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo patologico hanno un effetto sulle conseguenze e di questo le istituzioni devono prendere atto e farsene carico diffondendo messaggi disillusori”, conclude. rg/AGIMEG