“È una certezza: A.Li.Sa, l’azienda socio-sanitaria fortemente voluta da Toti, non serve assolutamente a nulla”. Lo ha detto in Liguria Alice Salvatore, capogruppo regionale del M5S, in merito ad un’interrogazione a risposta immediata sulla situazione di criticità di A.Li.Sa, replicando all’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale. “Quest’anno, la Giunta ha stanziato 60 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente per il funzionamento delle misteriose funzioni di A.Li.Sa, che avrebbe il compito di raccordare e coordinare le cinque Asl liguri, funzione che prima veniva espletata a costi infinitamente inferiori da Ars, l’Agenzia regionale sanitaria che è stata di fatto soppiantata per dar vita all’ennesimo poltronificio”, ha detto. “Con quei 60 milioni di euro, avremmo potuto assumere tra gli 800 e i 900 operatori socio-sanitari, infermieri e medici! Invece, sono stati usati per far dar vita a un servizio che esisteva già prima grazie all’Ars. Con l’aggravante di farlo funzionare male e costare molto di più. Nella sua risposta odierna, l’assessore Viale ha enumerato una serie di servizi dovuti e ovvi, alcuni dei quali resi possibili grazie ai fondi nazionali. Fondi che poi vengono messi nel bilancio regionale: tra questi, il contrasto alla patologia del gioco d’azzardo. Ma la verità è un’altra: queste azioni non sono riconducibili a meriti di A.Li.Sa. Sono semplicemente frutto del denaro che essa deve gestire”, ha continuato. “In Aula si è riempita la bocca parlando appunto di contrasto alla patologia del gioco d’azzardo, ma in realtà questa Giunta si rifiuta di applicare e rendere finalmente vigente la legge regionale emanata proprio per contrastare il gioco d’azzardo! Insomma, mentre da un lato si fa bella citando il contrasto e i fondi nazionali stanziati a questo scopo, dall’altro la Giunta di cui fa parte favorisce il gioco d’azzardo”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG