La proposta di legge recante disposizioni a favore dei lavoratori affetti da gioco d’azzardo patologico, a prima firma Bortolotta (M5S), è stata assegnata alla commissione Lavoro e previdenza sociale, previ pareri delle commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze e Igiene. Lo ha deciso l’Aula di Palazzo Madama durante l’ultima seduta. Come anticipato da Agimeg, il provvedimento si compone di 4 articoli. L’articolo 1 prevede la conservazione del posto di lavoro per un massimo di 3 anni, come già disciplinato dall’articolo 124 del decreto presidenziale n.309 del 1990, per quei lavoratori “per i quali viene accertato, dai competenti servizi per le dipendenze patologiche delle ASL, lo stato di dipendenza da gioco d’azzardo patologico, disposti ad accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione”. All’articolo 2 a tali soggetti vengono concesse “fino a venti ore al mese di permessi retribuiti coperti da contribuzione figurativa al fine di poter partecipare a specifici programmi psicologici presso le unità sanitarie locali o altre strutture terapeutico-riabilitative e socio-assistenziali” per un massimo di 12 mesi, salvo “ulteriori esigenze terapeutiche comprovate da apposita certificazione”. L’articolo 3 prevede l’emanazione di un decreto da parte del ministero della Salute “al fine di stabilire le modalità e i criteri per la gestione delle certificazioni che giustificano l’assenza dal posto di lavoro”. Quanto alla copertura finanziaria per sostenere il provvedimento, all’articolo 4 si propone un intervento sul Preu: “il ministro dell’Economia è autorizzato ad emanare, con propri decreti dirigenziali da adottare entro e non oltre 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, disposizioni per modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito, a decorrere dall’anno 2015, non inferiore a 10 milioni di euro annui”. dar/AGIMEG