Dopo il disastro provocato dal terremoto in Centro Italia, il governo ha lanciato Casa Italia, un progetto da 2 miliardi di euro l’anno per la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio. Ma la storia insegna che queste risorse verranno spostate da questo o dai prossimi governi per affrontare la prossima emergenza, sarebbe quindi il caso di disegnare un meccanismo che da un lato garantisca un flusso continuo di risorse nel tempo e che dall’altro vincoli i governanti a non distrarre gli investimenti verso la spesa corrente. Un modello è il settore dei giochi del Regno Unito che, a partire dal 1994, con il National Lottery Act approvato dal governo conservatore di John Major destina il 28 per cento dell’intera raccolta (il 70 per cento delle tasse) alle “good causes”: progetti per la salute, l’istruzione, l’ambiente, la tutela del patrimonio culturale e lo sport. Ogni anno Londra spende circa 1,9 miliardi di sterline in buone cause, tutte rendicontate in maniera trasparente, città per città e progetto per progetto, su un sito dedicato. Negli ultimi 21 anni – si legge in un inserto de il Foglio – la National Lottery ha speso 35 miliardi di sterline in 490 mila progetti, con lo scopo di “ripristinare il nostro patrimonio e promuovere progetti che diventeranno fonte di orgoglio nazionale”, obiettivo che indubbiamente potrebbe coincidere con la messa in sicurezza dei comuni italiani e del loro patrimonio storico e culturale. dar/AGIMEG