Giochi, decreto Milleproroghe: presentati alla Camera cinque emendamenti in materia. Da aumento Preu a stop canone speciale Rai

Prosegue nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio l’esame del decreto Milleproroghe. Durante l’ultima seduta il presidente della commissione Affari costituzionali, Andrea Mazziotti Di Celso (Scelta civica), avverte che “sono state presentate proposte emendative riferite al testo del decreto-legge n. 210 del 2015, alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità”. Si tratta dell’emendamento Borghi (Pd), che “modificando la data relativa alla soppressione delle sezioni ASSI (Agenzia per lo sviluppo del settore ippico) e disponendo in merito all’inquadramento del relativo personale, interviene su materia attualmente regolata da fonte secondaria (Determinazione n. 29329 del 22 dicembre 2015 – relativa alla soppressione della sezione ASSI e del conseguente transito del relativo personale nella sezione Monopoli del ruolo del personale non dirigenziale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, pubblicata il 28 dicembre 2015)”; e degli identici Abrignani (Ala), che introducono una “norma di interpretazione autentica in materia di disciplina di riscossione per scommesse con vincite in denaro, nonché di apparecchi da gioco”. Risultato ammissibile, invece, l’emendamento a prima firma Castelli (M5S) che chiede di modificare “la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito non inferiore a 261,5 milioni di euro per l’anno 2016, 234,9 milioni di euro per l’anno 2017 e 101,9 milioni di euro per l’anno 2018” per finanziare il personale della scuola. Disco verde anche alle proposte Sammarco (Ap) e Massa (Pd) in tema di canone speciale Rai: “il canone di abbonamento non è dovuto per la detenzione di apparecchi utilizzati esclusivamente come videoterminali per l’esercizio della raccolta del gioco pubblico con vincite in denaro, in forza di concessione rilasciata dall’amministrazione pubblica”. dar/AGIMEG