“O ci viene restituito ciò che finora -al contrario dei CTD – abbiamo pagato, o dal 1 gennaio 2014 dichiareremo lo stato di crisi, e chiederemo di sospendere il prelievo e di dimezzare i costi di concessione”. E’ l’ultimatum che ha lanciato Francesco Ginestra di Agisco nel corso della tavola rotonda “Agire a tutela della legalità” che l’associazione ha organizzato a Roma. “Altrimenti” ha concluso Ginestra, “saremo costretti a tirarci indietro”. gr/AGIMEG