Torrisi (NCD): “Emanare in tempi brevi un decreto per aprire un casinò a Taormina e Palermo”

I senatori Salvatore Torrisi e Pippo Pagano del Nuovo Centro Destra si sono rivolti al Presidente Matteo Renzi per sottoporre all’attenzione del Consiglio dei ministri la proposta legislativa presentata dalla Regione Sicilia sull’istituzione di una casa da gioco a Taormina e Palermo.
“L’Assemblea regionale siciliana – ha spiegato Torrisi nell’interrogazione presentata ieri in Senato – ha approvato, il 12 febbraio 2014, il disegno di legge da sottoporre, ai sensi dell’articolo 18 dello statuto, al Parlamento della Repubblica, recante “Norme per l’apertura di una casa da gioco nei comuni di Taormina e di Palermo”. Il provvedimento di competenza statale dovrebbe essere definito attraverso l’emanazione di un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, che consentirà di varare la riapertura dei casinò, a quasi 50 anni di distanza dalla chiusura; il procedimento si concluderà attraverso un terzo passaggio legislativo, da parte dell’Assemblea regionale siciliana, per l’individuazione delle sedi.
La decisione da parte del Parlamento siciliano costituisce una scelta importante e condivisibile, in particolare per gli effetti positivi che possono derivare per l’economia turistica territoriale dell’isola, in quanto l’apertura di due case da gioco in località così attrattive può contribuire in modo rilevante a rilanciare il comparto delle strutture alberghiere e a favorire l’ingresso di nuovi capitali, oltre a migliorare la situazione finanziaria dei Comuni interessati, attraverso gli introiti derivanti dalle attività dei giochi svolti all’interno delle case da gioco”.
Torrisi ha inoltre evidenziato inoltre come l’iniziativa della riapertura dei casinò in Sicilia si inserisca all’interno di un più ampio quadro, oltre che finalizzato allo sviluppo del turismo, volto alla valorizzazione del patrimonio artistico, che dovrebbe rappresentare un obiettivo strategico per qualsiasi Governo, per rendere il nostro Paese più competitivo in ambito internazionale.
“L’autorizzazione dell’apertura della casa da gioco nella città di Taormina,- ha continuato – considerata la sua alta vocazione turistica, e nella città di Palermo, riconosciuta unanimemente come città d’arte, interviene per garantire al settore turistico condizioni analoghe a quelle di altre regioni e di altri Stati membri dell’Unione europea, in deroga agli articoli 718, 719, 720, 721 e 722 del codice penale; l’urgenza dell’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, indispensabile per completare il procedimento per l’avvio dell’apertura delle case da gioco in Sicilia, è dettata anche dalla pressante concorrenza dei Paesi limitrofi, sia quelli che si affacciano sul Mediterraneo sia quelli che si affacciano sul versante adriatico, la cui attività di promozione delle case da gioco favorisce nuova occupazione e incrementa i livelli di crescita delle strutture ricettive e alberghiere, sottraendo flussi turistici e visitatori internazionali al nostro Paese”.

Torrisi e Pagano hanno quindi chiesto di sapere “se il Presidente del Consiglio dei ministri condivida le considerazioni riportate e, conseguentemente, se non ritenga opportuno emanare in tempi rapidi il decreto necessario per completare il procedimento legislativo per l’istituzione della casa da gioco a Taormina e Palermo, come previsto dal disegno di legge n. 180/A approvato dall’Assemblea regionale siciliana il 12 febbraio 2014”. cz/AGIMEG