Al Bernabeu va in scena il derby di Madrid numero 160 in Liga. Padroni di casa favoriti con l’incognita dell’impegno in Champions di lì a pochi giorni per entrambe: su chi peserà di più? Quali sono gli ingredienti giusti per una buona storia? L’esistenza di un conflitto da risolvere, personaggi agli antipodi in lotta fra loro che rappresentino le due facce di una stessa medaglia, la difficoltà nel decidere quale sia la parte “giusta” da cui schierarsi. Per i derby calcistici valgono pressappoco le stesse regole e Real Madrid-Atletico Madrid non fa eccezione. Retaggio storico a parte, anche a livello di credo tattico e filosofico, blancos e colchoneros non potrebbero essere più diversi: il Real è un collettivo trainato dalle individualità (quella di Cristiano Ronaldo in primis), nell’Atletico, al contrario, non è contemplabile il concetto del singolo estrapolato dalla visione di squadra. Se il Real ti infilza con le sue stoccate imprevedibili, l’Atletico ti schiaccia con la sua monolitica solidità. Apparentemente così distanti, con i loro dettami Zidane e Simeone hanno in realtà trovato una personale risposta alla medesima necessità di equilibrare singolo e collettivo. E a giudicare dai risultati degli ultimi anni, entrambe le risposte posso definirsi del tutto corrette.
Quello di sabato sarà il derby madrileno di Liga numero 160, l’ottantesimo in casa del Real. Le merengues possono contare su un parziale di vittorie nettamente favorevole quando si è giocato sul loro campo (52 successi contro i 15 dell’Atletico e i 12 pareggi). Anche per questo motivo le quote sono molto più sbilanciate dalla parte dei padroni di casa, vincenti a 1,75 contro il 4,40 ospite il 3,70 del pareggio su bwin.it.
L’incognita dell’impegno in Champions per entrambe da lì a pochi giorni giocherà un ruolo importante. Il Real è atteso dal Bayern Monaco e potrebbe essere più orientato sull’idea di un turnover moderato, forte anche dei due punti di vantaggio (con una gara in meno) sul Barcellona. L’Atletico, che in Europa troverà un’avversaria sulla carta più morbida come il Leicester, ha poche chance di agganciare il treno delle prime due, ma deve difendere il terzo posto e la qualificazione diretta alla prossima Champions League dal Siviglia a -3, motivo per cui difficilmente farà riposare le proprie pedine migliori. lp/AGIMEG
