Report I-Com: “Misure di natura fiscale, insieme a stringenti controlli, non sufficienti a creare un quadro che contemperi gli interessi di tutti gli attori del comparto del gioco”

“Il progressivo sviluppo del settore del gioco rende necessario il varo di una regolamentazione coordinata, perseguibile sul piano nazionale attraverso l’emanazione di un testo unico in grado di disciplinare in modo armonico gli articolati aspetti della materia. Il quadro legislativo è costituito da un gran numero di enti nazionali e di leggi e disposizioni regionali, in attesa di un’efficace e sistematica riorganizzazione”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Report “Oltre le incertezze – Verso il riordino del gioco legale” realizzato da I-Com Istituto per la competitività.

“La necessità di tutelare i cittadini da un punto di vista sociale e sanitario, in particolare con riguardo alla prevenzione del fenomeno della ludopatia, ha contemporaneamente indotto il legislatore a intervenire attraverso una politica fiscale di settore restrittiva allo scopo di ridurre l’offerta e disincentivare il consumo, aumentando negli anni la tassazione e di fatto modificando spesso il quadro fiscale fronteggiato dagli operatori”.

“Da un punto di vista di politica economica, è evidente come le sole misure di natura fiscale, insieme agli stringenti controlli effettuali dalle istituzioni competenti, non siano sufficienti a creare un quadro che contemperi gli interessi di tutti gli attori del comparto, garantendo contestualmente il medesimo livello di tutela della salute dei cittadini su tutto il territorio italiano”.

“Per questo, durante il 2021 è stata costituita la Commissione monocamerale d’inchiesta sul gioco d’azzardo, allo scopo di mettere ordine nella matassa della gerarchia delle fonti e creare una normativa al passo coi tempi. Il tema del riordino del settore dei giochi è a ragione anche presente nella Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) 2021, quale disegno di legge collegato alla legge di Bilancio“. cr/AGIMEG