Associazione Nazionale Ambulanti: “Rinviare entrata in vigore del registratore telematico e della lotteria degli scontrini a gennaio o giugno 2021”

“Il Governo parla di rilancio e della tutela delle piccole imprese, delle partite iva, ma si dimentica di circa 186 mila partite iva di Operatori su Area Pubblica, perchè? Perchè continuiamo a sentire che si parla di emendamenti come quello del Pd a prima firma del Senatore Mirabelli e quello del Senatore Anastasi del M5S che non fanno altro che agitare la categoria degli ambulanti, visto che in questo momento abbiamo semplicemente bisogno soprattutto di tranquillità, tipo una proroga secca al 2022 e non di una mezza riforma di legge, che si potrà affrontare alla fine di questa emergenza del Coronavirus nella sede deputata che è il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)”. Sono le parole dei vertici dell’Associazione Nazionale Ambulanti, il Presidente Nazionale ed il Vicepresidente Nazionale Ivano Zonetti e Angelo Pavoncello. “Nelle nostre lettere inviate più volte al Governo ed a tutte le forze politiche, abbiamo chiesto semplicemente ciò che riteniamo che sia un nostro diritto per salvaguardare uno dei lavori più antichi del mondo, quello dell’ambulante abbiamo chiesto la proroga delle concessioni che sono in scadenza adesso nel 2020 al 31/12/2022, dove il partito LEU con a prima firma la Senatrice De Petris ha accolto il nostro grido di allarme, presentando un emendamento in tale direzione, che auspichiamo sia votato da tutte le forze politiche del parlamento, il rinvio dell’entrata in vigore del registratore telematico e della lotteria degli scontrini a gennaio o giugno 2021 che dovrà essere sostituito come nostra richiesta da una Tassa Unica, sul modello pagare poco ma pagare tutti legato alle concessioni, la cancellazione della Cosap-Tosap-Tari per tutto l’anno in corso, perchè non avendone usufruito per più mesi essendo giustamente relegati in casa per PDCM lo riteniamo legittimo, altra richiesta la cancellazione di tutte le scadenze fiscali e tributarie dell`anno in corso, perchè riteniamo che prima che si torni alla normalità ci vorrà minimo un anno”, hanno concluso. cdn/AGIMEG