Giuseppe Calzolaio (Dir. Gen. HBG Gaming): “Primo obiettivo dopo lockdown e pandemia, tornare alle performance pre-Covid”

“Dopo 2 anni di pandemia e quasi 12 mesi di lockdown ci sembrava corretto rivedersi tutti virtualmente per analizzare gli impatti nel 2020 sulla comunità da parte delle nostre attività e soprattutto per delineare l’evoluzione strategica del nostro gruppo nel futuro. C’è un primo elemento di positività che dobbiamo cogliere che viene dall’economia italiana: una robusta ripresa proietta il nostro Pil a valori superiori a quelli pre-crisi già nella prima metà del 2022. Proprio con riferimento a questa tendenza dell’economia italiana che noi agganciamo il primo obiettivo di brevissimo periodo di HBG, ovvero tornare alle performance pre-Covid anche noi nel primo semestre del 2022. Con riferimento agli altri obiettivi di breve periodo non potremo non allineare questi obiettivi a quelli che saranno gli esiti della tanto attesa e auspicata riforma e riordino del settore dei giochi. Da ciò noi ci aspettiamo una lieve contrazione dell’offerta di gioco, una ottimizzazione della rete distributiva a maggiore beneficio di una distribuzione specialistica dei prodotti senza dimenticare l’importanza dei punti generalisti, anche perché grazie alla loro capillarità rappresentano un presidio di contrasto del gioco illegale. Inoltre, ci aspettiamo un’armonizzazione della tassazione tra i vari giochi, anche per scoraggiare il gioco illegale e l’evasione nel settore”. E’ quanto ha affermato il Direttore Generale di HBG Gaming, Giuseppe Calzolaio, durante la presentazione del Report di Sostenibilità della società. “In questo contesto, nei piani di HBG c’è l’incremento la quota di partecipazione nel segmento delle sale bingo che per noi rappresentano il punto d’eccellenza del retail specialistico e delle gaming hall in senso ampio. In secondo luogo, dobbiamo diversificare la nostra presenza nel settore dei giochi incrementando la quota mercato del retail betting e nell’online grazie al modello vincente dell’omnichannel che garantisce al giocatore di fruire di un prodotto di gioco sia online che comodamente dall’interno di un punto vendita. Infine, abbiamo intenzione di consolidare definitivamente la partnership strategica con la filiera, in particolare con i gestori Awp, che sono stati fondamentali fino ad ora e lo saranno ancora di più a seguito del riordino del settore del gioco. Tutto ciò è nel quadro del gioco responsabile che connota il nostro modo di fare impresa già dal 2012 in cui abbiamo avviato il progetto ‘Usa la testa’, progetto che si è sempre migliorato fino all’ultima precisazione del 2019 con il progetto ‘Non dipendo, scelgo’. Con riferimento agli obiettivi di medio-lungo termine, abbiamo dedicato molto spazio agli obiettivi di sviluppo sostenibili previsti dall’agenda Onu 2030 e rilanciati dal PNRR del Governo italiano. Dal 2019 abbiamo avviato un ripensamento del nostro modello di amministrazione e controllo interno dando vita ad una revisione del modello di governance maggiormente incentrato su valori di trasparenza, responsabilità, partecipazione e rispetto delle minoranze. Sempre a partire dal 2019, siamo tra le prime aziende del gioco ad aver adottato le regole Iso 26.000 che sono uno standard internazionale in cui sono rappresentate una serie di principi della responsabilità sociale attraverso un sistema integrato ed incorporato nei nostri processi decisionali. Siamo nel 4% delle aziende italiane che sono tenute a comunicare i dati di genere all’Inps. Ciò vuol dire che HBG fa parte di una ristretta cerchia di imprese virtuose che contribuiranno, attraverso questo sistema di reporting, ad aumentare la trasparenza sulle disuguaglianze di genere all’interno dei luoghi di lavoro con l’obiettivo di azzerarle, soprattutto dal punto di vista salariale. Con riferimento ad altri obiettivi ci sono quelli in cui HBG dichiara di accettare la sfida del futuro rappresentata dalla transizione digitale e ambientale. Abbiamo provveduto a chiudere 54 cantieri per farci traguardare la transizione digitale e ambientale prima del 2030, secondo quelli che sono gli obiettivi dell’agenda Onu. Uno di questi 54 cantieri era legato allo smart-working. Il 92% delle persone di HBG sostiene che lo smart-working sia fondamentale per il bilanciamento della propria vita e quindi HBG non tornerà indietro al vecchio paradigma e accetterà la sfida del futuro che assicurerà maggior bilanciamento e produttività. Infine, ringrazio tutte le persone di HBG per la resistenza dimostrata nei 12 mesi di lockdown per la capacità di reazione e ripresa nel ripartire con stringenti protocolli di sicurezza”. ac/AGIMEG