La Tomba di Giulio II di Michelangelo, di cui fa parte la celebre statua di Mosè, torna a risplendere grazie un complesso progetto di illuminazione, manutenzione e restauro della Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, realizzata con il contributo de Il Gioco del Lotto. La nuova illuminazione è stata presentata oggi a Roma, nella Basilica di San Pietro in Vincoli. Un’opera finalizzata a restituire le condizioni in cui la Tomba venne realizzata nel XVI secolo, negli anni completamente cambiate con la chiusura di una finestra. L’impianto curato da Mario Nanni, in stretta collaborazione con il restauratore Antonio Forcellino, è stato realizzato con tecniche informatiche e lampade a led di Viabizzuno. Dopo quindici anni dall’ultimo intervento il monumento, che è visitato gratuitamente da milioni di persone ogni anno, è stato pulito e restaurato, recuperando gli splendidi colori del marmo di Carrara scelto e scolpito da Michelangelo. Il Gioco del Lotto ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, proseguendo il suo storico legame con l’arte e la cultura, e si è offerto di rinnovare il proprio impegno per la salvaguardia dell’opera. “Si apre così una nuova stagione nel rapporto tra pubblico e privato che, oltre a promuovere una grande opera di restauro, continua a prendersi cura della conservazione delle opere e della loro conoscenza. Nei prossimi mesi saranno, infatti, organizzate numerose attività per far conoscere al grande pubblico questo straordinario monumento”, si legge in una nota del Gioco del Lotto. La Soprintendenza ha affidato il lavoro ad Antonio Forcellino, il restauratore che meglio conosce la Tomba di Giulio II e il Mosè, già curatore del restauro del 2001, mentre per l’illuminazione è stato chiamato Mario Nanni. lp/AGIMEG