“Al comma 2 del nuovo articolo 70-bis, si prevede poi che la quota incentivante sia fissata, per l’Agenzia delle entrate, in una percentuale non inferiore a 7,5 per cento e non superiore a 9,5 per cento e, per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in una percentuale non inferiore a 5,5 per cento e non superiore a 7,5 per cento, di rispettivi finanziamenti determinati. E’ anche previsto che nei limiti delle risorse complessivamente e rispettivamente stanziate, le agenzie provvedano alla determinazione delle somme da destinare al personale e al potenziamento dei medesimi enti. Il comma 3 stabilisce poi che la rideterminazione annuale dei finanziamenti debba essere effettuata al netto degli effetti prodotti sul gettito da fattori normativi e della variazione proporzionale del prodotto interno lordo in termini reali. E’ poi previsto che il singolo finanziamento così determinato, non possa variare più del 3 per cento rispetto a quello stanziato per l’esercizio precedente”. Sono le parole della relatrice Maria Cecilia Guerra (Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista) pronunciate in sesta commissione Finanze del Senato durante l’esame del disegno di legge recante Disposizioni concernenti la riorganizzazione delle agenzie fiscali in riferimento all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il tema dei giochi è stato toccato anche in Aula, durante l’esame del disegno di legge sul codice dello spettacolo. In tale occasione, è stato dichiarato inammissibile l’emendamento Petraglia (Gruppo Misto) che chiedeva di fissare all’8% il prelievo sulle Videolottery. cdn/AGIMEG