Il Comune di Roma lancia un progetto di promozione del microcredito, insieme all’Ente Nazionale per il Microcredito, con accesso a finanziamenti ai quali possono accedere vari soggetti: dalle persone fisiche residenti all’interno del Comune, fino alle micro e alle piccole e medie imprese che hanno al massimo 5 dipendenti. In questi casi le partite IVA relative non devono essere aperte da più di 5 anni, e non possono accedere al finanziamento alcune tipologie di società come le normali Srl. Il finanziamento può raggiungere i 40mila euro – estendibile fino a 50mila euro a determinate condizioni – e deve essere restituito nell’arco di 7 anni. “Il microcredito può essere la via da seguire per uscire dalla pandemia – ha dichiarato Virginia Raggi, sindaca di Roma – Per questo a Roma abbiamo creato un fondo da 3 milioni per per dare un sostegno concreto a chi è in difficoltà: piccoli imprenditori, negozianti, ma anche chi per esempio ha perso il lavoro e ha difficoltà ad arrivare a fine mese”. Il Comune di Roma, secondo quanto appreso da Agimeg da fonti del Comune stesso, non pone nessuna preclusione nei confronti degli operatori di gioco, quindi tecnicamente può chiedere il finanziamento anche una sala scommesse o una sala slot che rispetti tutti gli altri requisiti. Ma l’ultima parola spetta alla banca visto che il finanziamento viene erogato da una normale banca e se quest’ultima quindi ha adottato un codice etico che vieta il finanziamento di società del settore dei giochi, potrà respingere la richiesta. es/AGIMEG