Cafiero de Raho (proc. naz. Antimafia): “L’illegalità si mimetizza nel circuito legale, soprattutto durante la pandemia”

“Il gioco legale nn esclude l’illegalità ma la limita. Oggi le mafie si insinuano sempre più nel mercato del gioco dovendo occultare la propria grande liquidità. Spesso utilizzano un reticolo di società su piattaforme estere. Il mercato libero europeo si espone a problematiche di controllo. Chi controlla la società estera che raccoglie gioco in Italia? Diverse operazioni come Galassia e un’altra del 2018 e 2019 che ha interessato le procure di Bari, Catania e Reggio Calabria nel contrasto a organizzazioni mafiose che hanno costituito una rete di società per le scommesse online, dimostrano il giro d’affari illegale nel settore. Abbiamo sequestrato 1500 punti di raccolta con 2 miliardi di euro di sequestri, a testimonianza degli investimenti delle mafie in questo settore. Il gioco online continua a crescere ma allo stesso tempo la criminalità si affianca sempre più alle attività legali in difficoltà economica. L’illegalità si mimetizza nel circuito legale soprattutto durante la pandemia. Illegalità settore gioco stimata in 12 miliardi nel 2019, in 18 miliardi 2020 e oltre 20 miliardi 2021. Settore del gioco più di altri corre il rischio di infiltrazioni mafiose in quanto consente raccolta gioco in contanti spesso provenienti da piazze di spaccio e inseriti nel circuito legale. Le sale meriterebbero maggiore controllo anche per la presenza di soggetti usurai che gravitano nelle loro vicinanze. Sempre più le attività economiche sono passate nelle mani della criminalità sotto la pandemia”. E’ quanto ha detto il Capo della Direzione Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho nel corso della presentazione del Rapporto sul gioco pubblico di Lottomatica e Censis. cr/AGIMEG