Giochi, Dl fiscale all’esame della Camera: presentati emendamenti su sanatoria ctd e scontrini giocate

Prosegue nelle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera l’esame del decreto legge recante Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili collegato alla legge di Bilancio. Durante l’ultima seduta sono stati presentati 1.018 emendamenti al testo, che ora saranno esaminati dai parlamentari di Montecitorio. Tra questi, la proposta della deputata Binetti (Ap), per regolarizzare i centri che hanno aderito alla sanatoria: “ai soggetti indicati dall’articolo 1, comma 643, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, con almeno 700 centri non autorizzati, che non hanno aderito entro il 31 gennaio 2016 alla proceduta di regolarizzazione di cui al medesimo comma, nonché a quelli attivi successivamente alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fermo in ogni caso il fatto che, in tale caso, il giocatore è l’offerente e che il contratto di gioco è pertanto perfezionato in Italia e conseguentemente regolato secondo la legislazione nazionale, è consentito regolarizzare la propria posizione alle condizioni di cui ai commi 643, 644 e 645 del medesimo articolo 1 della legge n. 190 del 2014, ai quali, a tale fine, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alle lettere a) e b) del comma 643, le parole: «31 gennaio 2016» sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «31 dicembre 2016»; b) alla lettera c) del comma 643, le parole: «29 febbraio 2016» sono sostituite dalle seguenti: «28 febbraio 2017»; c) alle lettera e) del comma 643, la parola: «2016» è sostituita dalla seguente: «2017»”. Tre identici emendamenti di Piccone (Ap), Latronico (CeR) e Capelli (Cd) con cui i deputati chiedono “al comma 1, capoverso Art. 21, comma 3, di aggiungere, in fine, il seguente periodo: Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono altresì stabilite le modalità di conservazione degli scontrini delle giocate dei giochi pubblici autorizzati secondo criteri di semplificazione e attenuazione degli oneri di gestione per gli operatori interessati e l’amministrazione, anche con il ricorso agli adeguati strumenti tecnologici, ferme le esigenze di controllo dell’Amministrazione finanziaria”. Sul tavolo della commissioni anche la proposta Bergamini (Fi), che riguarda l’incorporazione dell’Agenzia del demanio e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nell’Agenzia delle entrate, e istituzione dell’«Agenzia delle entrate, del demanio delle dogane e dei monopoli»: “1. L’Agenzia del demanio e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono incorporate nell’Agenzia delle entrate ai sensi del comma 2 a decorrere dal 1* luglio 2017 e i relativi organi decadono, fatti salvi gli adempimenti di cui al comma 4. Entro il 30 aprile 2017 il Ministro dell’economia e delle finanze trasmette una relazione al Parlamento.
2. Le funzioni attribuite agli enti di cui al comma 1 dalla normativa vigente continuano ad essere esercitate, con le inerenti risorse umane, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione, neppure giudiziale, dall’Agenzia delle entrate, che assume la denominazione di «Agenzia delle entrate, del demanio, delle dogane e dei monopoli». 3. Con decreti di natura non regolamentare del Ministro dell’economia e delle finanze da adottare entro il 31 luglio 2017, sono trasferite le risorse umane, strumentali e finanziarie degli enti incorporati e sono adottate le misure eventualmente occorrenti per garantire la neutralità finanziaria per il bilancio dello Stato dell’operazione di incorporazione. Fino all’adozione dei predetti decreti, per garantire la continuità dei rapporti già in capo all’ente incorporato, l’Agenzia incorporante può delegare uno o più dirigenti per lo svolgimento delle attività di ordinaria amministrazione, ivi comprese le operazioni di pagamento e riscossione a valere sui conti correnti già intestati all’ente incorporato che rimangono aperti fino alla data di emanazione dei decreti medesimi. 4. Entro il 31 luglio 2017, i bilanci di chiusura degli enti incorporati sono deliberati dagli organi in carica alla data di cessazione dell’ente, corredati della relazione redatta dall’organo interno di controllo in carica alla data di incorporazione dell’ente medesimo e trasmessi per l’approvazione al Ministero dell’economia e delle finanze. Ai componenti degli organi degli enti di cui al comma 1 i compensi, indennità o altri emolumenti comunque denominati ad essi spettanti sono corrisposti fino alla data di adozione della deliberazione dei bilanci di chiusura e, comunque, non oltre novanta giorni dalla data di incorporazione. Il comitato di gestione dell’Agenzia incorporante è rinnovato entro quindici giorni decorrenti dal termine di cui al comma 1, anche al fine di tenere conto del trasferimento di funzioni derivante dal presente articolo. 5. A decorrere dal 1* luglio 2017 le dotazioni organiche dell’Agenzia incorporante è provvisoriamente incrementata di un numero pari alle unità di personale di ruolo trasferite, in servizio presso gli enti incorporati. Detto personale è inquadrato nei ruoli dell’Agenzia incorporante. I dipendenti trasferiti mantengono l’inquadramento previdenziale di provenienza ed il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell’inquadramento; nel caso in cui tale trattamento risulti più elevato rispetto a quello previsto per il personale dell’amministrazione incorporante, è attribuito per la differenza un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. 6. Per i restanti rapporti di lavoro l’Agenzia incorporante subentra nella titolarità del rapporto fino alla naturale scadenza. 7. L’Agenzia incorporante esercita i compiti e le funzioni facenti capo agli enti incorporati con le articolazioni amministrative individuate mediante le ordinarie misure di definizione del relativo assetto organizzativo. Per lo svolgimento sul territorio dei compiti già devoluti alle Agenzie incorporate, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli stipula apposite convenzioni, non onerose, con la Guardia di finanza e con l’Agenzia delle entrate. Al fine di garantire la continuità delle attività già facenti capo agli enti di cui al presente comma fino al perfezionamento del processo di riorganizzazione indicato, l’attività facente capo ai predetti enti continua ad essere esercitata dalle articolazioni competenti, con i relativi titolari, presso le sedi e gli uffici già a tal fine utilizzati. Nei casi in cui le disposizioni vigenti o atti amministrativi ovvero contrattuali fanno riferimento all’Agenzia del territorio ed all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato si intendono riferite, rispettivamente, all’Agenzia delle entrate ed all’Agenzia delle dogane e dei monopoli. 8. Le risorse finanziarie disponibili, a qualsiasi titolo, sui bilanci degli enti incorporati ai sensi del presente articolo sono versate all’entrata del bilancio dello Stato e sono riassegnate, a far data dall’anno contabile 2018, all’Agenzia incorporante. Al fine di garantire la continuità nella prosecuzione dei rapporti avviati dagli enti incorporati, la gestione contabile delle risorse finanziarie per l’anno in corso, già di competenza dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, prosegue in capo alle equivalenti strutture degli uffici incorporanti”. dar/AGIMEG