Slot machine e vlt: Lombardia leader in Italia con una spesa annua per giocatore di quasi 2000 euro

Slot machine e vlt. Il 2014 conferma gli apparecchi da intrattenimento al vertice della ‘catena alimentare’ del gambling, industria capace di raccogliere in un solo anno 82,7 miliardi di euro. Le casse dell’industria dei giochi continuano ad essere alimentate da slot machine e video lottery, che contribuiscono per il 55% al bilancio globale.

Il successo delle ‘macchinette’ 2.0 è attestato dal cambio di preferenze degli appassionati italiani, che hanno progressivamente abbandonato il poker per investire somme di denaro su una modalità di gioco immediata e, a sua volta, più remunerativa. Un cambio di fronte frutto anche del cambio di tendenze e della maggiore propensione del giocatore medio verso forme di ludo che non richiedono strategie e un conseguente dispendio di energie mentali. Un approccio smart che ha incoronato slot machine e vlt come le regine del gambling made in Italy.

Il 2014 è stato anche l’anno in cui l’Italia ha scalato la classifica mondiale nella spesa pro capite media annua alle ‘slot’, assestandosi al primo posto in Europa e sul podio globale. Nonostante i tentativi di porre un filtro al fenomeno slot ad opera di governi regionali e associazioni, gli apparecchi da intrattenimento sono divenuti una costante sia dei giocatori terrestri che online.

Il team del sito specializzato Il team di Slot Machine Report ha recentemente pubblicato uno studio regione per regione, che fotografa l’Italia delle slot machine attraverso dati numerici e curiosità molto interessanti.

La regione simbolo, come per tutti gli altri settori dell’economia italiana, è ovviamente la Lombardia. New slot e video lottery hanno fatto registrare anche questo anno numeri pazzeschi, come testimonia la spesa media per giocatore che si avvicina alla soglia dei 2000 euro. Un dato che sorprende relativamente e che ha attirato le attenzioni anche di uno dei più blasonati periodici internazionali. Il New York Times ha dedicato uno speciale alla città di Pavia, ribattezzata come la Las Vegas ‘made in Italy’, a causa della altissima densità demografica di una slot terrestre ogni 104 abitanti. Il volume di gioco complessivo e la diffusione a macchia d’olio dell’azzardopatia ha generato una guerra tra associazioni no slot sostenute da esponenti politici locali e l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane. Una lotta ambigua, visto che slot machine e videolottery producono un indotto notevole per le casse dell’Erario.

Per tutte le informazioni sullo studio compiuto collegatevi al sito slotmachinereport.com