Giochi, Vivarelli Colonna (sindaco Grosseto) ad Agimeg: “Serve norma quadro nazionale seria e precisa, abolire il settore servirebbe solo ad aggravare la situazione”

Abolire il gioco non può risolvere il problema legato alla dipendenza patologica, anzi potrebbe portare a una deriva ben più pericolosa. Il settore va regolamentato ma finché non si arriva a una norma quadro nazionale i sindaci hanno l’obbligo morale di intervenire e tutelare i propri cittadini. E’ netta la posizione di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, che rivela ad Agimeg la sua ricetta per riordinare il settore. Secondo la legge di Stabilità entro il 30 aprile sarebbe dovuto arrivare un accordo tra governo ed enti locali in tema di distribuzione dell’offerta di gioco sul territorio. Durante l’ultima Conferenza Unificata il sottosegretario Baretta ha annunciato l’intenzione del governo di ridurre fino all’azzeramento le slot da bar e tabacchi e di concentrare il gioco in sale dedicate, controllate ma esenti dal rispettare le distanze dai luoghi sensibili. Per il primo cittadino di Grosseto, “che la politica più sensata sia quella di regolamentare in modo serio questo genere di mercato credo sia evidente a tutti. La proposta del governo è debole su più fronti. Ne cito uno: il gioco viene confinato in sale ad hoc ma non viene tenuta nella giusta considerazione la distanza dai luoghi cosiddetti sensibili. Assurdo”. Parlando poi della divisione delle competenze tra Stato centrale ed enti locali, il sindaco chiede che “certe storture debbano finire. Abbiamo un Parlamento che deve lavorare a una soluzione. Come sindaco utilizzerò tutti i poteri in mio possesso per far sì che siano tutelati i miei cittadini, a partire, ovvio, dalle fasce deboli, quelle che più rischiano di cadere nel vortice della ludopatia”. Il prossimo 17 ottobre entrerà in vigore la nuova ordinanza comunale che limita l’orario di accensione degli apparecchi da intrattenimento a Grosseto, prevedendo l’apertura delle sale dalle 14 alle 22 tutti i giorni, festivi compresi, dal 15/5 al 15/9 dalle 14 alle 24. macchinette accese dalle 16 alle 20 tutti i giorni, festivi compresi in bar, ristoranti, alberghi, tabacchi, sale bingo e videolottery; per le agenzie di scommesse l’orario sarà dalle 11 alle 24. Le sale biliardo e bowling avranno invece a loro disposizione l’orario 9-1:30 con la possibilità di arrivare alle 2 di notte nel caso di festivi e prefestivi. Non solo, in caso di mancato rispetto dell’ordinanza le sanzioni andranno dai 25 ai 500 euro. “Ovvio, non è la panacea di tutti i mali – prosegue Vivarelli Colonna nella sua intervista ad Agimeg –. Il nostro atto non è nulla di più che un primo importante passo verso una sensibilizzazione e una presa di coscienza di un problema che negli ultimi anni ha dato dimostrazione di essere in ascesa. Il gioco compulsivo dev’essere combattuto: crea danni non solo a chi cade in questa pratica, ma ha anche significativi e spesso drammatici riflessi su intere famiglie”. Allora meglio abolire del tutto il settore? “Ovvio, l’intervento delle istituzioni preposte deve migliorare la situazione attuale, non aggravarla. Ecco perché serve una regolamentazione seria e precisa: solo così potremo evitare pericolose derive”. dar/AGIMEG