Giochi, Vendola (Pres. SEL) ad Agimeg: “Sbagliato sia eliminare sia aumentare le sale dedicate al gioco. Nella Stabilità la grave falla del mancato accordo con gli enti locali”

“Non posso ritenermi soddisfatto per le norme previste sul settore dei giochi dalla legge di Stabilità. Il mancato accordo con gli enti locali rappresenta una falla da non sottovalutare. Da tempo le regioni lavorano per salvaguardare la qualità della vita dei cittadini scontrandosi però con un “renzismo” che non ascolta”.

E’ quanto dichiarato ad Agimeg da Nicola Vendola, presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà e presidente della Regione Puglia dall’aprile 2005 a giugno 2015. Proprio il Consiglio regionale della Puglia (dicembre del 2013) fu uno dei primi a mettere in piedi una legge regionale che prevedeva una serie di interventi sulla materia dei giochi, con competenze ad Asl e Comuni, distanze minime di sicurezza dai luoghi sensibili e altri interventi che hanno dato il via ad una serie di contenziosi di natura politica e giuridica. “Un lavoro – spiega – mai apprezzato e preso in considerazione dal Governo. Abbiamo deciso di portare avanti questa battaglia per non lasciare allo Stato mano libera su un argomento così importante e che non può essere amministrato solo centralmente. In Stabilità mi aspettavo anche interventi più duri per evitare che il gioco possa finire in mano alle organizzazioni criminali. Gli interessi delle associazioni a delinquere in un giro d’affari così importante sono evidenti, ecco perché chi opera illegalmente deve essere punito con interventi severi. La mia idea è che il gioco sia soprattutto una questione di welfare, che non può essere messo da parte in fase di studio delle manovre finanziarie”. Sistema Gioco Italia intanto sembra suggerire le linea di limitare l’offerta di gioco sul territorio. “La mia idea è che se un teatro porta più qualità della vita rispetto a un casinò, ma eliminare le sale dedicate al gioco sarebbe sbagliato. Aumentarle, tuttavia, avrebbe comportato problematiche sociali per la popolazione”.