Il Tar Lazio dà ragione a Sisal e sospende in via cautelare la richiesta di versare all’erario la somma che avrebbe dovuto investire in campagne pubblicitarie per il SuperEnalotto

Il Tar Lazio dà ragione a Sisal e sospende in via cautelare la richiesta di versare all’erario 24,3 milioni di euro, la somma che la concessionaria avrebbe dovuto investire in campagne pubblicitarie per il SuperEnalotto e gli altri giochi numerici. La concessionaria dovrà però prestare una fideiussione bancaria per garantire l’eventuale futuro pagamento, la controversia verrà quindi discussa nel merito nell’udienza fissata per il 17 novembre. Il Decreto Dignità ha infatti vietato qualunque forma di pubblicità del gioco, per alcuni giochi tuttavia sono le stesse convenzioni di concessione a prevedere che le compagnie destinino parte dei ricavi alle campagne di promozione, è sorto quindi il problema di chi sia il titolare di queste somme, se le somme “risparmiate” restino alla compagnia o debbano essere versate allo Stato. Il Tar Lazio al momento quindi sospende in via cautelare la richiesta di versare questa “ingente somma” all’erario. Al momento “l’interesse della ricorrente a non versare la predetta somma appare meritevole di tutela rispetto all’opposto interesse alla riscossione”. es/AGIMEG