Friuli, Basilicata, Puglia e Liguria: come cambiano le normative locali contro il gioco

Il Movimento5Stelle chiede di rivedere la legge regionale sul gioco del Friuli Venezia Giulia e punta il dito contro i Comuni accusandoli di non fare abbastanza per contrastare il gioco patologico. Intanto, in Basilicata, sia Potenza che Maratea adottano nuove fasce orarie, mentre i comuni di Capannori, Volterra, e Galtellì riconoscono delle agevolazioni fiscali agli esercizi che decidono di fare a meno delle slot. Anche Bari sta pensando alla stessa soluzione, e per il momento ha approvato un ordine del giorno. Ma intanto in Puglia il presidente della regione, Emiliano, accusa il Governo di “campare dal gioco d’azzardo” e poi di curare la ludopatia. Il gioco entra nella campagna elettorale di con uno dei candidati Sindaci che promette – tra i primi interventi – di adottare le fasce orarie e di aggiornare l’elenco dei luoghi sensibili. La Liguria infine inaugura un numero verde per l’aiuto ai giocatori patologici, ma l’iniziativa solleva qualche polemica: il consigliere regionale PD Pippo Rossetti chiede a cosa serva, visto che c’è già un numero nazionale.

Friuli-Venezia Giulia, M5S: “Va rivista la legge regionale sul gioco a causa della latitanza dei Comuni nella sua applicazione”

“Va rivista la legge regionale sul contrasto al gioco visto la latitanza dei Comuni nella sua applicazione”. E’ quanto ha detto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, che ha presentato un’apposita interrogazione a cui il vicepresidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e assessore alla salute e politiche sociali, Riccardo Riccardi, ha risposto durante il Question time in aula. Sono 63 i Comuni – ha fatto sapere Riccardi – che hanno predisposto un elenco dei luoghi sensibili e 28 hanno disciplinato gli orari di apertura delle sale da gioco. Inoltre, un sondaggio sul tema dell’amministrazione regionale nel 2018 ha avuto risposta da soli 73 Comuni su 215. “La legge regionale prevede alcune buone misure come i contributi per la riconversione di sale che ospitano apparecchi e la riduzione Irap per gli esercizi commerciali che li disinstallano, oltre alla riduzione. Ma la normativa è debole laddove assegna ai Comuni la vigilanza e il controllo, senza dare alla Regione la potestà di sanzionare le amministrazioni locali inadempienti. Abbiamo una delle migliori leggi regionali ma se continua l’inerzia dei Comuni sulla vigilanza saremo costretti a modificare la norma”, ha detto Capozzella. “Grazie alla norma da noi introdotta entro il 2022 le sale gioco e sale scommesse ed entro il 2020 qualsiasi altra attività che lucra sull’azzardo dovrà spostarsi a 500 metri dai luoghi sensibili, creando delle città ‘slot free‘. Auspichiamo, dopo questa nostra ennesima denuncia, che gli amministratori comunali si attivino tutti per arginare questa piaga sociale che distrugge la vita di moltissimi cittadini e famiglie della nostra regione”, ha aggiunto il capogruppo Andrea Ussai.

Potenza, nuovi orari di funzionamento degli apparecchi. Slot accese dalle 9:30 alle 14 e dalle 16 alle 24

Nuovi orari di funzionamento degli apparecchi da gioco a Potenza. E’ quanto prevede l’Ordinanza Sindacale: Modifiche e integrazioni alla “Disciplina comunale degli orari di esercizio degli apparecchi da gioco con vincita in denaro di cui all’art. 110 comma 6 Tulps, collocati negli esercizi autorizzati ai sensi degli artt. 86 e 88 Tulps e negli altri esercizi commerciali ove è consentita la loro installazione di cui al Provvedimento sindacale 25/2019″. I nuovi orari di funzionamento degli apparecchi da gioco sono stabiliti dalle ore 09:30 alle ore 14:00 e dalle ore 16:00 alle ore 24:00 di tutti i giorni, compresi i festivi. “Negli orari di non funzionamento, gli apparecchi da gioco dovranno essere spenti singolarmente tramite l’interruttore elettrico; è fatto obbligo al titolare dell’esercizio di esporre in un punto ben visibile al pubblico un cartello con indicazione degli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco; sono confermate le prescrizioni e il contenuto del provvedimento sindacale 25/2019”. Il provvedimento sarà pienamente efficace ed esecutivo dal giorno della pubblicazione all’Albo pretorio. “L’ottemperanza sarà accertata dalla Polizia Locale e dalle forze di Polizia. Chiunque violi le disposizioni della presente ordinanza è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 a € 500,00. La sanzione verrà comunicata al Questore per tutti i provvedimenti concernenti l’Ordine Pubblico”.

Maratea (PZ): Sindaco limita gli orari di funzionamento degli apparecchi. Slot accese dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22

Stretta sul gioco nella provincia di Potenza. Il Sindaco di Maratea, dopo aver ascoltato il Consiglio Comunale, ha emesso un’ordinanza volta a limitare gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco. Secondo quanto stabilito, le due fasce orarie in cui sarà consentito giocare, vanno dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di tutti i giorni, compresi i festivi. Gli apparecchi, negli orari in cui vige il divieto, dovranno essere tenuti materialmente spenti. “L’ordinanza ha come scopo la diminuzione dell’abuso del gioco d’azzardo, proibendolo in orari particolarmente delicati per le fasce più fragili della cittadinanza, onde prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni di gioco patologico”, fa sapere il primo cittadino. La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 450 euro. In caso di reiterazione, nell’arco di un anno dall’ultima violazione, è prevista la sospensione dell’attività della sala giochi. L’eventuale inottemperanza al provvedimento di sospensione, comporterà invece il sequestro degli apparecchi. Il provvedimento sarà esecutivo a partire dal 1 maggio 2019.

Pessina (candidato sindaco Busca): “Entro settembre aggiorneremo l’elenco comunale dei luoghi sensibili, mentre entro fine giugno limiteremo gli orari di apertura delle sale”

“Entro settembre, se sarò Sindaco, aggiorneremo l’elenco comunale dei luoghi sensibili dai quali deve essere tenuta la distanza di 500 metri per l’apertura delle sale giochi. Pare che a Busca se ne apra a breve una in centro presso l’ex distributore Isoardi, oltre ad un’altra già autorizzata ed aperta in direzione Cuneo. Oltre a scuole, impianti sportivi, istituti religiosi, strutture ospedaliere, istituti di credito, stazioni ferroviarie etc introdurremo, a discrezione della Giunta, ulteriori luoghi sensibili con riferimento e per ragioni connesse alla tutela del territorio comunale, della sicurezza urbana, della viabilità locale, dell’inquinamento acustico e della quiete pubblica. La normativa regionale lascia del resto un’ampia valutazione”. E’ quanto ha detto a Busca, nella provincia di Cuneo, il candidato Sindaco Eros Pessina in merito alla presunta notizia dell’apertura a breve di una nuova sala giochi. “Da subito, entro fine giugno limiteremo l’orario di apertura. I comuni sono autorizzati a disciplinare una riduzione degli orari di apertura non inferiore a 3 ore giornaliere (art. 6 della Legge) e sceglieremo orari nei quali vi possa essere un minor accesso di giovani. Negli ultimi anni numerosissime Amministrazioni locali, nel quadro delle misure di contrasto del gioco d’azzardo patologico, hanno adottato provvedimenti di limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco e di spegnimento delle slot machine”, ha aggiunto. “Inoltre predisporremmo un programma di controlli. Sono previste sanzioni, differenziate per le diverse violazioni della disciplina, i cui proventi sono all’80 per cento destinati ai comuni, cui spetta l’attività di vigilanza (artt. 10 e 11). Il gioco d’azzardo è stato ed è causa di seri problemi economici per chi lo pratica e di riflesso per chi convive con queste persone, per molte famiglie anche nella comunità buschese. Per i ragazzi ed i giovani incentiveremo forme di svago ed aggregazione per il loro tempo libero, che non possono certo essere le sale gioco”, ha concluso.

Capannori (LU): sconto del 20% sulla Tari per utenze non domestiche che disinstallano apparecchi da gioco

E’ stato approvato il piano finanziario di Ascit per il 2019 che ammonta a 8 milioni e 300 mila euro dal consiglio comunale di Capannori, nella provincia di Lucca, insieme al piano tariffario e al regolamento della tariffa corrispettiva della gestione dei rifiuti. Rimangono invariate le tariffe per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. In un’ottica di contrasto alla ludopatia resta in atto lo sconto del 20 per cento sulla parte fissa della tariffa per tutte le utenze non domestiche che dichiarano di aver disinstallato tutti gli apparecchi da gioco.

Volterra (PI), sconto del 10% sulla Tari per l’anno in corso a chi rimuove le slot

Via libera del Comune di Volterra, nella provincia di Pisa, all’abbattimento del 10% della Tari per l’anno in corso a chi rimuove le slot. “L’Arci San Giusto lo ha fatto e da ora può fare domanda”, ha detto il sindaco Marco Buselli. “In sostituzione delle slot vogliamo promuovere buone pratiche, come l’apertura di una biblioteca popolare, oltre a una serie di iniziative per la cittadinanza. Faccio loro i complimenti per questa scelta importante, che va a creare nuovi spazi di socialità ed aggregazione”, ha concluso.

Galtellì (NU): tasse comunali ridotte per gli esercizi pubblici che dismettono le slot

L’amministrazione comunale di Galtellì, nella provincia di Nuoro, nell’ultimo consiglio comunale, ha approvato il bilancio di previsione 2019-2021. Durante la seduta, si è discusso anche della riduzione delle tasse comunali. In particolare, il Comune, per contrastare il fenomeno della ludopatia, ha deciso di premiare con la riduzione delle tasse comunali i pubblici esercizi che dismettono gli apparecchi da gioco. Si tratta di una riduzione della Tari, la tariffa sui rifiuti, del 100% dell’imposta stessa per il solo anno in cui vengono dismesse, mentre per i successivi anni è previsto uno sgravio sull’imposta del 20%.

Bari, via libera all’odg che impegna in sindaco a introdurre esenzioni e riduzioni Tari per locali che rinunciano alle slot

Focus sul contrasto al gioco patologico a Bari. In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale è stato votato l’ordine del giorno proposto dal consigliere di Forza Italia Giuseppe Carrieri, con cui si “impegna il sindaco a verificare la possibilità di introdurre esenzioni e riduzioni alla tassa dei rifiuti per i bar e le tabaccherie che dismettono nel 2019 apparecchi per il gioco”. “Si auspica che il sindaco concretizzi velocemente l’indirizzo del consiglio, che – ricordo – ha all’ordine del giorno un intero regolamento da anni approntato (sempre da Forza Italia) per limitare l’apertura di nuove sale da gioco d’azzardo nelle vicinanze di tutta una seri di luoghi sensibili (scuole, chiese, ecc). Un regolamento che la maggioranza di centrosinistra al Comune di Bari non ci ha mai “concesso” di esaminare”, ha detto Carrieri.

Emiliano (pres. Puglia): “Stato italiano ipocrita, campa dal gioco e poi cura la ludopatia”

“Lo Stato italiano campa dal gioco d’azzardo e poi cura la ludopatia facendo finta di non sapere di essere uno dei soggetti che in qualche maniera determina questo genere di sindrome. L’ipocrisia dello Stato scatena sulle Regioni, sui Comuni e sulla povera gente un macello”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un convegno organizzato nella Fiera del Levante di Bari. “La cosa più grave è che lo Stato italiano purtroppo con azioni sbagliate, tipo il gioco d’azzardo, aiuta molte persone a cadere nella rete degli usurai. Lo Stato, compreso quello in carica attualmente, incamera 8 miliardi dal gioco d’azzardo ogni anno togliendo alla povera gente quasi 100 miliardi e questa è una contraddizione molto forte”, ha detto. “La ludopatia è una malattia e quindi va curata e noi spendiamo un sacco di soldi nei servizi sociali e nelle Asl per curare chi si ammala di gioco d’azzardo e poi facciamo la pubblicità al gioco d’azzardo ad ogni partita di Coppa dei Campioni. E’ una roba che veramente non si può vedere”, ha aggiunto. Il governatore ha poi ricordato che “la Regione Puglia è la regione italiana e forse d’Europa più attiva nel contrasto alla criminalità organizzata con strategie non repressive” e che “abbiamo investito 11 milioni di euro nell’antimafia sociale per decine di progetti” e “sostenuto con 300 mila euro il fondo delle vittime sull’usura”. cdn/AGIMEG

A Sacile (PN), presentata mozione M5S per introdurre incentivi fiscali per locali no slot

Sono oltre una sessantina i Comuni friulani che hanno predisposto un elenco dei luoghi sensibili da cui è previsto il distanziometro per sale e apparecchi da gioco e la metà ha imposto anche dei limiti orari. A Sacile, nella provincia di Pordenone, manca ancora un regolamento in merito. Il consigliere comunale Antonio Petralia del M5S ha presentato una mozione a contrasto della ludopatia che prevede introduzione di incentivi fiscali. L’idea è quella di ridurre le tasse Imu e Tari per i locali commerciali che decidano di non ospitare slot. “Il passo decisivo è quello di ridurre l’operatività delle macchinette nelle fasce orarie dalle 14 alle 18. Poi dalle 20 alle 24”, ha detto Petralia. “Per garantire il rispetto delle leggi in materia di giochi d’azzardo elettronici Sacile deve aderire al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. La nostra città deve applicare la legge regionale 26 del 2017 e attuare la difesa del bene comune e della salute”, ha aggiunto.

ADM: Entro il 1 giugno, Comuni potranno accedere a sistema per monitorare gli orari di accensione delle Vlt

“Entro il 1° giugno 2019 verrà emanato il provvedimento con il quale saranno definite le modalità tecniche di abilitazione e di accesso all’applicativo per la messa a disposizione degli orari di funzionamento” delle Vlt”. La precisa l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in una nota in cui risponde alle numerose richieste pervenute. L’ADM aveva già fissato la data del 1 giugno nel decreto direttoriale n. 31516 del 22 febbraio 2019 “Una volta rese note tali modalità” sottolinea adesso, “i Comuni interessati sul cui territorio di competenza sono installati apparecchi VLT potranno inoltrare le istanze di abilitazione per l’accesso all’applicativo attenendosi alle istruzioni operative fornite nel predetto provvedimento”.

In Liguria, il numero verde dedicato alle problematiche connesse al Gap

In Liguria arriva il numero verde dedicato alle problematiche connesse al gioco patologico. Prende il via, prima a Genova e poi in tutta la Liguria, la campagna informativa regionale incentrata sul numero verde 800 185 448. “Il numero verde vuole essere una linea aperta non solo per i giocatori patologici ma anche per tutta la loro rete familiare e amicale. Chiamando il numero verde 800 185 448 è possibile avere informazioni utili su come chiedere aiuto, essere informati sui servizi dedicati presenti sul territorio e richiedere anche un appuntamento con professionisti del settore. Resta inteso che è possibile presentarsi direttamente presso i servizi già attivi sul territorio”, ha detto la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale. Il numero verde si inserisce nelle attività progettuali previste dal Piano Regionale Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) della Regione Liguria, che prevede attività di prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico.

Liguria, Rossetti (Pd): “Inutile il numero verde dedicato al Gap, se esiste già un servizio nazionale”

“L’assessore Viale ha lanciato ieri il numero verde regionale contro l’azzardo, ma lo sa che esiste già un numero nazionale? Perché, invece di spendere soldi per creare un mero doppione. non ha investito le poche risorse che la Regione destina alla lotta contro il gioco patologico ai servizi e agli enti accreditati? Se la vicepresidente della Giunta ligure ritiene che il numero verde nazionale non funzioni se la prenda con il Governo di cui il suo partito fa parte. Perché è troppo comodo fare quelli di lotta e di governo”. Lo chiede, come riporta l’Ansa, il consigliere regionale del Pd ligure Pippo Rossetti. “La Giunta che oggi pubblicizza il numero verde regionale contro l’azzardo è la stessa che da tre anni blocca l’entrata in vigore della legge ligure del centrosinistra, votata all’unanimità dalla precedente amministrazione, che limita fortemente la diffusione delle sale slot e mette in campo strumenti concreti per la lotta al gioco. Il centrodestra continua a promettere un nuovo provvedimento, ma ogni anno rinnova la proroga della situazione esistente”.

Lombardia, ATS Insubria predispone il proprio Piano Locale di contrasto al Gap

La Regione Lombardia ha emanato il “Piano di Attività Regionale Lombardo per il Contrasto al Gioco d’Azzardo”, individuando nella messa in rete di tutti i soggetti coinvolti, lo strumento per lo svolgimento di azioni integrate per raggiungere obiettivi di salute pubblica attraverso le ATS che sono state incaricate della gestione territoriale degli interventi a partire dalla predisposizione di Piani Locali di contrasto al GAP. Così, ATS Insubria ha predisposto il proprio “Piano Locale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico” per mettere in atto azioni integrate e intersettoriali. Il Piano mira a promuovere l’aumento di conoscenze e competenze della popolazione sulla tematica; potenziare l’attività di prevenzione e contrasto al GAP nei setting scuola, luoghi di lavoro che promuovono salute e comunità; potenziare le opportunità di diagnosi precoce, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo in collaborazione con le ASST.

Vasto (CH), via libera del Consiglio Comunale alla mozione M5S sulla ludopatia

Focus sul contrasto del gioco patologico nella provincia di Chieti. A Vasto, durante l’ultimo Consiglio Comunale, è stata approvata con 18 voti favorevoli e 5 astenuti la mozione presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Carinci e Gallo del 18 marzo sulla ludopatia. Verrà, quindi, ora redatto un apposito regolamento sul tema. Il testo è stato illustrato in aula dal consigliere Gallo.

Modena: sette le sale gioco situate a meno di 500 metri da luoghi sensibili che hanno cessato l’attività. Nel 2019 elevate 18 sanzioni per mancato rispetto limiti orari

A Modena, sono sette le sale gioco e videolottery, sulle 21 che si trovano di 500 metri dai luoghi sensibili, che hanno cessato l’attività. Ad altre sette è stato notificato il provvedimento definitivo di cessazione, mentre due hanno fatto richiesta di proroga fino all’estate ai fini del trasferimento in altro luogo. Per quelle rimanenti, infine, sono in corso gli ultimi accertamenti. La Polizia Municipale – fa sapere il Comune – ha proseguito anche i controlli per verificare il rispetto dei limiti orari, elevando 91 sanzioni nel 2018 e 18 sanzioni nei primi tre mesi del 2019. I circa 9 mila euro, proventi delle multe, saranno reinvestiti da parte del Comune in azioni per la prevenzione e il contrasto del gioco patologico. Il punto sull’applicazione della legge regionale per il contrasto e la prevenzione delle azzardopatie che prevede, appunto, la chiusura o il trasferimento degli esercizi per il gioco che sono risultati al di sotto della distanza limite dai luoghi sensibili è stato fatto nel corso di una conferenza stampa dell’assessore alla Promozione della cultura della Legalità Andrea Bosi alla quale ha partecipato anche Patrizia Guerra, dirigente assessorato alle Attività economiche del Comune di Modena. Il percorso di applicazione della legge regionale è iniziato con la mappatura dei luoghi sensibili modenesi, risultati oltre 400, e proseguito con il censimento degli esercizi per il gioco situati al di sotto del limite dei 500 metri di distanza. A seguito di una delibera di giunta dello scorso giugno, sono quindi state inviate ai titolari le comunicazioni di incompatibilità con l’obbligo di chiusura o di delocalizzazione entro sei mesi. All’inizio dell’anno, su indicazione degli uffici, la Polizia Municipale ha quindi iniziato le verifiche sul rispetto dell’obbligo che hanno portato alle notifiche dei provvedimenti definitivi di chiusura per gli esercizi risultati ancora aperti. Dei 24 esercizi inclusi nell’elenco iniziale, tre sono stati successivamente esclusi: due sono risultati al di fuori del limite previsto mentre per uno, riclassificato come “corner” è stata posticipata la scadenza.

A Olmedo (SS) riduzione della Tari del 20% per le attività che rinunciano alle slot

Il Comune di Olmedo, nella provincia di Sassari, ha dato il via libera alle nuove tariffe per il 2019. Per l’anno 2019, restano azzerate le aliquote della TASI e invariata l’addizionale comunale IRPEF e la tassa sui rifiuti (TARI). In particolare, sarà riconosciuta la riduzione della TARI pari al 20% del tributo dovuto per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, alle attività commerciali che rinunciano alla installazione o dismettono gli apparecchi da gioco. cdn/AGIMEG