Decretone, è legge. Ecco tutti gli interventi sui giochi

Il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 è legge, il via libera definitivo lo ha dato mercoledì il Senato, cui il testo era tornato in terza lettura il testo. Per finanziare i due interventi il “decretone” fa ampio ricorso al settore dei giochi, interventi su cui il Servizio Bilancio del Senato aveva sollevato non pochi dubbi. A inizio febbraio, ha chiesto ad esempio di dimezzare le stime sull’aumento di gettito che produrrà la nuova aliquota della tassa sula fortuna del 10eLotto, e ha avvertito che l’inasprimento della pressione fiscale sulle slot – insieme al taglio del payout deciso in Manovra – provocherà dei contraccolpi maggiori delle attese. Il Governo però ha replicato punto su punto. Circa un mese dopo, nel corso di un’audizione alla Camera, Zapponini e Cardia – presidenti di Sistema Gioco Italia e Acadi – hanno ribadito che il settore non è in grado di reggere una simile pressione fiscale e hanno chiesto almeno una riforma del settore che garantisca regole certe, vale a dire stabilità fiscale e armonizzazione normativa.

Decretone approvato in terza lettura al Senato. Ecco gli interventi sui giochi

Il Senato ha approvato in terza lettura il decreto su Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Il testo viene quindi convertito in legge. Il decreto contiene per la copertura economica un pacchetto di interventi sui giochi che dovranno garantire 1,5 miliardi di euro. Cresce la tassa sulla fortuna del 10eLotto (l’aliquota passa dall’8 all’11%), e aumenta del 2% il prelievo sulle slot. Ancora, si subordina il rilascio dei nulla osta di distribuzione ai produttori e agli importatori degli AWP al versamento di un corrispettivo una tantum di 100 euro per ogni singolo apparecchio (per le AWP, per il solo anno 2019, il corrispettivo è di 200 euro). Sempre per le slot, si chiarisce che l’introduzione della tessera sanitaria avverrà con il lancio delle slot da remoto. Inoltre, per il 2019, i versamenti dovuti con riferimento al prelievo erariale unico (PREU) a titolo di primo, secondo e terzo acconto relativi al sesto bimestre sono maggiorati nella misura del 10 per cento ciascuno. Si inaspriscono poi le sanzioni per chi offre illegalmente giochi e scommesse. Infine, chiunque produca o metta a disposizione apparecchi non conformi ai requisiti previsti, dovrà pagare una sanzione da 5mila a 50mila euro per ciascun apparecchio e con la chiusura dell’esercizio da trenta a sessanta giorni. Per quanto riguarda la disciplina generale del reddito di cittadinanza, la Camera ha modificato la norma che disciplina la perdita dei requisiti, ovvero il comma 11 dell’articolo 3. Ha specificato infatti che si perdono i requisiti “nel caso di acquisizione del possesso di somme o valori superiori alle soglie a 6.000 euro, conseguente a donazione, successione o vincite”. lp/AGIMEG